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La Commissione Europea indaga su Meta: possibili rischi per la salute dei giovani utenti di Facebook e Instagram

La Commissione Europea ha avviato un’indagine su Meta, sostenendo che l’azienda non ha fatto abbastanza per mitigare i rischi per la salute fisica e mentale dei giovani utenti di Facebook e Instagram.

La Commissione Europea ha recentemente messo nel mirino Meta, la società madre di Facebook e Instagram. Il commissario per il Mercato interno, Thiery Breton, ha annunciato l’apertura di una procedura nei confronti dell’azienda, sostenendo che Meta non ha rispettato adeguatamente gli obblighi del Digital Services Act. In particolare, la Commissione è preoccupata per i potenziali effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei giovani europei che utilizzano Facebook e Instagram.

Secondo Veronique Ciminà, Legal Officer dell’unità DSA della Commissione Europea, l’indagine riguarda vari aspetti. Tra questi, la conformità di Meta con le leggi sulla protezione dei dati in relazione alla progettazione delle interfacce online di Facebook e Instagram, che potrebbero sfruttare le debolezze e l’inesperienza dei minori, causando comportamenti di dipendenza. Inoltre, la Commissione sta esaminando se Meta ha implementato misure “adeguate e proporzionate” per garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e protezione per i minori, in particolare per quanto riguarda le impostazioni predefinite nei sistemi di raccomandazione.

Se Meta dovesse essere ritenuta colpevole di violare le norme del DSA, potrebbe essere soggetta a multe fino al 6% del suo fatturato annuo globale. In caso di recidiva, potrebbe addirittura essere vietato operare in Europa. Tuttavia, l’obiettivo della Commissione non è solo economico: con queste azioni, intende esercitare pressione sulle piattaforme digitali affinché adottino pratiche più rispettose degli utenti, in particolare dei minori.

Meta ha risposto alle accuse sostenendo di aver sviluppato oltre 50 strumenti e policy negli ultimi dieci anni per proteggere i minori online. L’azienda ha inoltre dichiarato di essere pronta a condividere ulteriori dettagli sul suo lavoro con la Commissione Europea.

Questa non è l’unica indagine che Meta sta affrontando in Europa. L’azienda è anche al centro di un’indagine relativa alla pubblicità politica, mentre il suo principale concorrente, Google, è oggetto di un’analisi riguardante la moderazione dei contenuti, la gestione della privacy e la trasparenza dei post pubblicitari.