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Violazioni dei Dati: Responsabilità di OdV e DPO

L’incubo del data breach può coinvolgere anche OdV e DPO. Ecco come capirne le dinamiche e prevenirlo.

Il General Data Protection Regulation (GDPR) ha innalzato l’asticella della protezione dei dati personali, delineando responsabilità e obblighi sia per le organizzazioni che per le figure chiave come l’Organismo di Vigilanza (OdV) e il Data Protection Officer (DPO). Nonostante il loro ruolo sia solitamente associato alla prevenzione e gestione dei rischi, vi sono casi documentati in cui proprio questi soggetti possono diventare fonte involontaria di una violazione di dati personali, più comunemente nota come data breach.

Le conseguenze di un data breach possono essere notevoli; da danni reputazionali a sanzioni economiche, la posta in gioco è alta. Un esempio lampante di tale scenario potrebbe vederci nell’inconsapevole invio di dati sensibili a destinatari non autorizzati, una facile distrazione che anche professionisti del calibro di OdV e DPO possono commettere.

La chiave per evitare questo genere di situazioni è adottare un approccio proattivo verso la sicurezza dei dati, prevedendo protocolli e prassi che includano la formazione continua di tutto il personale, non esclusi i membri dell’OdV e i DPO. L’adozione di sistemi di cyber security avanzati e la realizzazione di audit periodici possono servire a consolidare la difesa contro potenziali violazioni.

Inoltre, è di fondamentale importanza che le aziende sviluppino un piano di risposta agli incidenti che comprenda procedure chiare da seguire in caso di data breach. Questo dovrebbe includere la formazione su come rilevare e segnalare le violazioni dei dati, così come le pratiche per mitigare l’impatto e recuperare dalle violazioni quando si verificano.

Da non sottovalutare è anche l’aspetto legale e normativo. L’implementazione di un quadro di privacy conforme al GDPR e ad altre normative pertinenti non solo mitiga il rischio di sanzioni, ma anche di danni all’immagine che un’organizzazione potrebbe subire a seguito di un incidente.

Pertanto, la gestione dei rischi deve essere vista come un processo continuo e dinamico, che va ben oltre l’adempimento dei requisiti minimi: deve incarnare la cultura della sicurezza dell’intera organizzazione, dalla cima alla base.