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Un Nuovo Sistema di Identità Digitale nell’UE

Il portafoglio d’identità digitale europeo rivoluzionerà l’accertamento della propria identità online, con ampie ricadute sulla privacy e sicurezza.

La recente approvazione del portafoglio d’identità digitale da parte del Parlamento Europeo segna un passo fondamentale verso un’identificazione online più sicura e privata per i cittadini dell’Unione Europea. La votazione, conclusa con 335 voti a favore e 190 contrari, pone le basi per un regolamento che introduca un’integrazione rivoluzionaria nel campo dell’autenticazione digitale personale.

L’intento di questa iniziativa legislativa è conferire ai cittadini europei una maggiore autonomia nella gestione dei propri dati, come sottolinea Romana Jerković, relatrice del provvedimento. La possibilità di esercitare il pieno controllo sui dati personali si traduce in un arricchimento dei diritti civili, in una promozione di una società più inclusiva e in un valore aggiunto per l’impegno civile nella digitalizzazione.

Al centro dell’innovazione normativa vi è lo schema eIDAS 2, una rivisitazione aggiornata dell’attuale regolamentazione eIDAS che punta a creare un’infrastruttura transnazionale di servizi fiduciari e di identificazione digitale sicura.

Si delineano pertanto diversi punti focali che caratterizzano questo passaggio legislativo cruciale: il portafoglio digitale UE fungerà da strumento di autenticazione che, pur basandosi su sistemi nazionali, sosterrà l’indipendenza dell’entità eID. Inoltre, l’adozione di questo strumento sarà su base volontaria, con particolare attenzione ai diritti dei cittadini e al rispetto di un sistema digitale che evita discriminazioni nei confronti di coloro che non intendono sfruttarlo.

Importante enfatizzare che la proposta legislativa prevede firme elettroniche qualificate gratuite per gli utenti, una privacy dashboard per monitorare il proprio profilo digitale, nonché norme solide per la registrazione e il controllo delle imprese impegnate in questo settore per assicurare un’adeguata tracciabilità e responsabilità.

In virtù di questo orientamento, è emersa la volontà di adottare una soluzione open source per il portafoglio digitale allo scopo di incentivare la trasparenza e l’innovazione, consolidando al contempo la sicurezza tecnologica. Prima di renderlo effettivamente operativo, il regolamento necessita dell’approvazione formale del Consiglio dei ministri dell’Unione Europea.

Con l’avvento di questa normativa, assistiamo a una transizione importante che non soltanto semplifica le procedure di autenticazione ma pone l’individuo al centro di un ecosistema digitale più sicuro e rispettoso dell’privacy, delineando un futuro digitale dell’Unione Europea ancor più coeso e integrato.