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Tracciabilità AI: la svolta degli algoritmi consapevoli

Verso una nuova era di trasparenza per l’intelligenza artificiale: il registro degli input e le novità proposte dalla Commissione Algoritmi.

Il dibattito sull’etica e la responsabilità nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) è sempre più acceso. In questa direzione si muove la relazione della Commissione intelligenza artificiale per l’informazione, presieduta da Paolo Benanti e istituita dal Sottosegretario Alberto Barachini. Questa relazione porta all’attenzione governativa proposte concrete su come l’AI debba essere regolamentata per una gestione più etica e trasparente del suo impiego, soprattutto nell’ambito dei media.

La necessità di un registro per gli sviluppatori si evidenzia come un primo passo cruciale verso questa nuova frontiera: gli algoritmi dovrebbero essere addestrati con una chiara indicazione delle fonti da cui provengono i contenuti. Ciò garantirebbe non solo la tutela del diritto d’autore, ma anche una maggiore chiarezza per gli utenti finali sull’origine delle informazioni che ricevono.

Un’altra rivoluzione potrebbe essere rappresentata dall’use of blockchain technology as a means to watermatz, o ‘filigrana’, i contenuti generati da esseri umani. Ciò assicurerebbe una marcatura impermeabile alla contraffazione, permettendo agli utenti di verificare la provenienza del contenuto informativo a cui accedono con la stessa semplicità di controllo di una banconota.

L’obiettivo è anche di assicurare un equo compenso agli editori per l’utilizzo dei loro contenuti protetti dal diritto d’autore, applicati nell’addestramento degli algoritmi. Queste misure potrebbero avere un impatto notevole sulla riconoscibilità e tracciabilità dei contenuti e, soprattutto, sarebbero uno strumento potente per l’utente nel formarsi un’opinione consapevole, combattendo la disinformazione.

La Relazione sottolinea, infine, l’importanza di creare una Autorità nazionale o Agenzia per l’intelligenza artificiale, senza la quale le misure proposte resterebbero soltanto sulla carta. Con i suoi input, la Commissione Algoritmi intravede un futuro in cui l’AI non sarà soltanto uno strumento potente ma sarà caratterizzata da un’integrazione responsabile e trasparente con la società.