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Sogei sostiene la cultura: nuove carte giovani

Una nuova piattaforma favorisce l’accesso dei giovani alla cultura: ecco come funziona.

Ci troviamo di fronte a un considerevole punto di svolta nella valorizzazione culturale e nel supporto formativo destinato alle nuove generazioni. La recente introduzione della Carta della Cultura Giovani e della Carta del Merito segna un traguardo importante messo a segno dal Ministero della Cultura, con l’ausilio tecnologico di Sogei. Ma cosa comporta esattamente questo cambiamento?

Questa innovativa iniziativa sostituisce l’ormai noto 18App, con l’obiettivo non solo di mantenersi al passo con le evoluzioni tecnologiche ma anche di incoraggiare i giovani italiani a immergersi nel patrimonio culturale che il nostro Paese ha da offrire. La transizione attuata dal Governo Meloni evidenzia il desiderio di ottimizzare le modalità con cui i fondi pubblici sono assegnati e gestiti in favore di cultura e formazione.

Quali sono i beneficiari?

I destinatari di queste nuove carte sono giovani italiani nel pieno della loro fase formativa. La Carta della Cultura Giovani viene erogata ai nati nel 2005 che, al momento dell’emissione, siano residenti sul territorio nazionale e con un ISEE non oltre la soglia dei 35.000 euro. La Carta del Merito, invece, premia lo sforzo e l’eccellenza accademica di studenti che hanno raggiunto un punteggio di almeno 100/100 nel conseguimento del diploma di scuola superiore entro la soglia del diciannovesimo anno di età. Entrambe le carte si configurano come strumenti di incentivazione, ognuna del valore di 500 euro, per un potenziale totale di 1000 euro.

Come avviene l’attivazione?

Il processo di attivazione si presenta snello e accessibile: fino al 30 giugno, i giovani rispondenti ai criteri possono procedere con la richiesta delle Carte tramite la piattaforma online. L’adesione a questo programma ha riscontrato un’immediata e vasta risposta, con oltre 30.000 carte attivate entro poche ore dal debutto.

In sintesi, le nuove carte rappresentano all’apparenza un semplice strumento finanziario, ma in realtà sono un poderoso investimento nel futuro dei giovani talenti d’Italia, con una forte spinta al supporto delle piccole e medie imprese del settore culturale.