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Rivoluzione nel web: la nuova normativa UE sui servizi digitali

La normativa UE sui servizi digitali promette di ridefinire la sicurezza e i diritti online. Scopri cosa cambia nell’era digitale.

La regolamentazione del digitale ha compiuto un passo avanti decisivo con l’introduzione della nuova normativa UE sui servizi digitali, una trasformazione normativa che promette di plasmare radicalmente il paesaggio del mondo online. Margrethe Vestager e Thierry Breton, figure di spicco della Commissione Europea, hanno sottolineato l’importanza di un insieme di strumenti legali idonei a proteggere i consumatori e a garantire un ambiente digitale sicuro e trasparente.

La recente entrata in vigore del Digital Services Act (DSA), ha posto nuovi importanti doveri sulle spalle delle grandi piattaforme online, compresi i popolari motori di ricerca. Ciò include il rispetto di criteri per valutare, ad esempio, il raggiungimento di una certa soglia di utenza, qualificante per la categoria dei cosiddetti “Very large online search engine” (VLOSE).

Ma non solo le entità più grandi sono chiamate a rispondere ai requisiti imposti dal DSA: entro aprile 2024, anche altre piattaforme dovranno adeguarsi. Per le piattaforme minori, non classificabili come VLOP o VLOSE, si prevede l’istituzione di entità regolative nazionali, con compiti di vigilanza e assicurazione del rispetto delle norme stabilite dalla legislazione europea.

Il ruolo dei servizi di hosting e degli intermediari online è anch’esso essenziale nell’attuazione del DSA. Questi servizi, che spaziano dai provider di servizi cloud fino agli ISP, sono necessari per un funzionamento stabile e sicuro della rete e, come tali, sono soggetti ad una serie specifica di obblighi delineati dalla normativa.

La nuova legge sui servizi digitali non si ferma al solo aspetto regulativo: prevede anche la creazione di un comitato europeo per i servizi digitali, un organismo consultivo che garantirà l’applicazione omogenea della legge in tutta l’UE. Le pietre miliari della trasparenza e dell’uniformità dei diritti per gli utenti sono, quindi, imprescindibili.

Le prossime mosse attese nel campo legislativo comprendono l’emissione di nuove linee guida sui rischi elettorali e la pubblicazione di atti delegati pertinenti all’accesso ai dati. La Commissione Europea prevede di avviare consultazioni pubbliche e adottare atti specifici entro la seconda metà del 2024, al fine di delineare definitivamente le relazioni sulla trasparenza richieste dalle nuove disposizioni.

Il cammino verso un ambiente digitale equo e protetto è in continua evoluzione, e la responsabilità condivisa tra legislatori, piattaforme digitali e utenti diventa sempre più un pilastro portante dell’ecosistema online dell’UE. Si tratta di un’epoca di cambiamenti significativi, dove ogni intervento normativo mira a colmare il divario tra la rapida advance della tecnologia e le esigenze di protezione dei consumatori e di trasparenza delle piattaforme.