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Resilienza attraverso la compliance: NIS 2, DORA e CER a confronto

Analisi delle normative NIS 2, DORA e CER per comprendere la resilienza aziendale attraverso la compliance.

In un panorama sempre più complesso e interconnesso, la **resilienza** delle organizzazioni non può prescindere da una corretta e puntuale **compliance alle normative**. La NIS 2, il Regolamento DORA e la direttiva CER rappresentano tre pilastri fondamentali nel nuovo quadro normativo europeo, finalizzati a gestire e mitigare i rischi associati alle infrastrutture critiche e ai servizi digitali. Comprendere le differenze e le specificità di ciascuna di queste normative è essenziale per adottare un management del rischio efficace.

NIS 2: l’evoluzione della sicurezza delle reti e dell’informazione

La direttiva NIS 2 (Network and Information Systems Directive 2) rappresenta un aggiornamento significativo della precedente normativa NIS, e mira a migliorare la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi all’interno dell’Unione Europea. Tra le principali novità, NIS 2 introduce un’armonizzazione più rigorosa delle misure di sicurezza, estendendo il campo di applicazione a nuovi settori e servizi digitali. L’obiettivo primario è quello di garantire un livello elevato di **sicurezza informatica** e di resilienza in tutta l’UE, prevenendo e mitigando l’impatto di incidenti informatici su larga scala.

DORA: Digital Operational Resilience Act

Il Regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act) è specificamente progettato per consolidare la resilienza operativa digitale del settore finanziario. La normativa impone requisiti di sicurezza rigorosi per le organizzazioni finanziarie, incluse banche, compagnie di assicurazione e altri soggetti critici. Tra le sue disposizioni, DORA richiede la creazione di un framework di gestione dei rischi ICT (Information and Communication Technology) e stabilisce obblighi di **testing periodico** per garantire la robustezza delle infrastrutture digitali contro vari tipi di minacce, comprese quelle “multirischio”. Questo concetto di “multirischio” differisce dall’approccio “all-hazards” anglosassone, focalizzandosi su una gamma più ampia di rischi specifici e non su tutte le possibili minacce ipotetiche.

CER: Critical Entities Resilience directive

La direttiva CER (Critical Entities Resilience) completa il quadro normativo fornendo linee guida per la resilienza delle entità critiche. Questa normativa si concentra sulle infrastrutture essenziali per la società, come energia, trasporti e sanità, che devono garantire operatività continua anche in presenza di gravi incidenti. La CER impone l’adozione di misure protettive e piani di continuità operativa, richiedendo alle entità critiche di condurre regolarmente valutazioni del rischio e implementare strategie di risposta e recupero. Anche qui, l’approccio “multirischio” è centrale, permettendo una personalizzazione delle misure di sicurezza in base alle specificità di ciascun settore.

Resilienza organizzativa e compliance: un binomio imprescindibile

La compliance alle normative NIS 2, DORA e CER non è solo una questione di adempimento legale, ma rappresenta un tassello fondamentale nel mosaico della resilienza organizzativa. Adottare un approccio strutturato alla gestione dei rischi e alla sicurezza informatica permette alle organizzazioni di essere non solo conformi, ma anche pronte a rispondere efficacemente alle crisi future. In questo contesto, la comprensione delle peculiarità delle diverse normative e l’implementazione di politiche integrate di gestione del rischio sono elementi chiave per il successo a lungo termine.