Vai al contenuto

Progressi significativi nel PNRR: la quinta rata in fase di definizione con la Commissione Europea

Sono in corso importanti passi avanti nella realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La quinta rata è in fase di definizione con la Commissione Europea e la sesta e la settima rata si prevede che saranno raggiunte rispettivamente entro giugno 2022 e dicembre 2024.

A proporre un punto della situazione riguardante il progresso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR da poco. La quinta rata del piano è attualmente in fase di valutazione con la Commissione Europea e si prevede che le prossime, la sesta e la settima, saranno raggiunte entro i prossimi mesi. L’obiettivo per la sesta rata è giugno 2022, mentre per la settima è dicembre 2024.

Un requisito fondamentale che è stato sottolineato durante la discussione sulla fase di progresso del PNRR è la necessità di dati precisi e dettagliati, come tabelle e schede di progetto, che rendano evidente l’avanzamento dei numerosi progetti approvati nel quadro del PNRR.

Anche se il Governo ha riscontrato alcune critiche riguardo alla propria decisione di strutturare la coesione come un obiettivo chiave del PNRR, Fitto ha messo in evidenza che, nonostante le apparenti carenze finanziarie, si sta lavorando per raggiungere un equilibrio.

L’Europa è al centro di una serie di delicate transizioni, compreso l’ampliamento dell’Unione Europea, che potrebbe influire significativamente su importanti settori del bilancio dell’UE, come la coesione e l’agricoltura. Per prevenire qualsiasi impatto negativo, Fitto ha sottolineato l’importanza di lavorare su soluzioni a lungo termine che garantiscano l’autonomia strategica in risposta a eventuali futuri shock geopolitici.

Un cambiamento notevole nel PNRR riguarda la sanità. Le risorse sono state spostate per accelerare la spesa e prevenire ritardi nei progetti. Inoltre, il ministro Fitto ha annunciato che sarà presentata al Parlamento una relazione dettagliata sullo stato delle Zone Economiche Speciali.

Infine, riguardo alle misure lavorative, il ministro Fitto ha precisato che le misure di decontribuzione alle aziende nel Sud sono state introdotte come risposta temporanea alla pandemia del Covid-19 e all’attuale guerra in Ucraina.