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Norme chiare per la pubblicità sui social

Agcom e Antitrust segnano il passo: le regole per la pubblicità influencer tra chiarezza e sanzioni.

Il mondo digitalizzato e interconnesso di oggi assiste all’affermarsi di figure professionali in grado di influenzare le scelte di consumo di folte schiere di follower sui social media: gli influencer. Sorge, quindi, l’esigenza imprescindibile di regole chiare e trasparenti per la pubblicità condotta attraverso i loro canali. L’Authority per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha recentemente confermato le linee guida che riguardano gli influencer, rivendicando l’importanza della pronta riconoscibilità dei contenuti a fini promozionali.

Il quadro preesistente delle normative Antitrust, già dal 2017, disponeva che gli influencer dovessero evidenziare chiaramente la natura pubblicitaria dei loro messaggi, tramite avvertenze come #pubblicità, #sponsorizzato o simili. Eppure, emerge l’esigenza di superare la semplice apposizione di hashtag a corredo dei post, propendendo verso soluzioni più immediate e visibili di sponsorship, come evidenziato dall’introduzione sui social di specifici strumenti ad hoc.

Un esempio eclatante è la funzionalità implementata da Instagram, che permette di chiarire, già sotto il nome dell’influencer, l’associazione con un brand sponsor. Nonostante ciò, le nuove linee guida emanate da Agcom non fanno esplicito riferimento a questo genere di strumenti, ma inquadrano un contesto normativo più strutturato che vuole coinvolgere gli influencer con almeno un milione di follower o un engagement rate medio pari o superiore al 2%.

Le linee guida Agcom non si limitano a codificare regole per le comunicazioni commerciali, ma estendono la loro portata alla tutela dei diritti fondamentali della persona e dei minori, al rispetto dei valori dello sport ed introducono un meccanismo di richiami e ordinanze finalizzati alla rimozione o l’adeguamento dei contenuti qualora non conformi.

Di fronte alla questione di quanto queste linee guida siano vincolanti e di quali sanzioni possano comportare, Agcom ha avviato un Tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta. L’aspirazione è quella di un quadro che unisce trasparenza e riconoscibilità degli influencer, ponendo le basi per un ambiente digitale più sicuro e autorevole.

La collaborazione tra soggetti diversi, inclusi coloro che operano come intermediari tra influencer e aziende, è un passaggio chiave per garantire che l’influencer marketing operi nel rispetto dei principi etici e legali. La partecipazione a questo dialogo di figure esterne all’orbita ordinaria regolamentare rappresenta un’opportunità per ricevere feedback diretti dal campo e navigare versouna corretta prassi che elevi la qualità del mercato digitale.

In conclusione, mentre i confini tra endorser tradizionali e nuovi influencer tendono a sfumarsi all’interno dell’ecosistema digitale, emerge un imperativo categorico: la chiarezza. Una chiarezza che deve transitar attraverso il respect delle norme vigenti, a tutela della consapevolezza del consumatore e della correttezza della competizione sul mercato.