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L’ascesa delle sigarette elettroniche: un tesoro per le casse dell’Erario

Il fenomeno delle sigarette elettroniche è in continuo aumento: non solo cambia radicalmente le abitudini dei fumatori italiani, ma rimpinguano anche le casse dello Stato in modo significativo.

Le sigarette elettroniche, notoriamente conosciute come “vaporizzatori” o “svapo”, si stanno sempre più affermando come una soluzione alternativa alle tradizionali sigarette al tabacco. Questa tendenza, oltre a modificare significativamente le abitudini dei fumatori, si è trasformata in una significativa fonte di reddito per lo Stato: nel 2022 i fondi generati dalla vendita dei liquidi per le sigarette elettroniche hanno incrementato le casse dello Stato di circa 39,7 milioni di euro, rappresentando una crescita imponente del 123,40% rispetto all’anno precedente.

Questi dati, evidenziati nel Libro blu 2022 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ci rivelano come la svapo stia lentamente ma inesorabilmente reclamando la sua fetta di mercato nel campo dei prodotti tabacchini. Infatti, le sigarette elettroniche, coprono il 15,31% del mercato, in crescita rispetto all’11,75% del 2021, ed è molto probabile che questa percentuale continuerà a salire negli anni a venire. Quindi, nonostante il declino delle sigarette tradizionali, che hanno perso il 3,05% di quota di mercato, il comparto dei prodotti tabacchini sembra avere un futuro assicurato grazie all’ascesa delle sigarette elettroniche.

L’appeal delle sigarette elettroniche risiede nella promessa di un’alternativa più salutare rispetto alle tradizionali sigarette di tabacco. Infatti, all’interno degli svapo ci sono una serie di componenti come la nicotina, l’acqua, il glicole propilenico, il glicerolo e gli aromatizzanti, di cui la nicotina può essere regolata individualmente, permettendo quindi un uso “senza nicotina”. Malgrado ciò, al tempo stesso, emergono dei dubbi riguardo l’effettiva innocuità degli svapo. Molti studi stanno evidenziando la presenza di sostanze dannose nel vapore emesso dalle sigarette elettroniche, come la formaldeide e l’acetaldeide, che sono sostanze potenzialmente cancerogene.

Oltre al problema della salute, il crescente consumo di sigarette elettroniche pone anche delle preoccupazioni in termini ambientali. Infatti, la maggior parte di queste sigarette utilizza batterie agli ioni di litio, molte delle quali vengono scartate senza essere riutilizzate. Per esempio, negli Stati Uniti vengono gettate via cinque vaporizzatori usa e getta ogni secondo, nonostante le “svapo” contengano batterie riutilizzabili agli ioni di litio. Questo spreco di litio ha un impatto negativo sull’ambiente e costituisce una perdita significativa di una risorsa preziosa, specialmente considerando la crescente domanda di litio per la produzione di veicoli elettrici.

Dunque, sebbene l’attuale boom delle sigarette elettroniche stia portando enormi benefici alla finanza statale, è fondamentale considerare anche gli effetti negativi connessi all’uso diffuso di tali dispositivi. Dall’impatto sulla salute dei consumatori all’impatto ambientale derivante dallo spreco di risorse preziose come il litio, è importante che si adottino misure per minimizzare questi effetti negativi.