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La violazione della direttiva UE n. 958/2018 in Italia: le conseguenze per professionisti e cittadini

L’associazione nazionale LAPET denuncia la disapplicazione della direttiva UE n. 958/2018 in Italia: una situazione che penalizza i non iscritti agli albi professionali e i cittadini.

Roberto Falcone, il presidente dell’Associazione Nazionale LAPET, viene intervistato da Key4biz riguardo alla violazione della direttiva UE n. 958/2018 in Italia. Come denuncia l’associazione, la mancata applicazione piena di questa direttiva crea una situazione disomogenea, ostacolando la libera concorrenza tra professionisti, limitando l’occupazione e creando ineguaglianze per i lavoratori non affiliati ad Albi o Ordini professionali, così come per i cittadini.

La direttiva UE n. 958/2018 mira, tra l’altro, a garantire la libera prestazione di servizi e la libera circolazione dei professionisti nell’Unione Europea. La sua piena attuazione dovrebbe portare a un mercato del lavoro più equo e competitivo, offrendo maggiori opportunità ai professionisti e ai cittadini. Tuttavia, secondo l’associazione LAPET, questo non è il caso in Italia.

Per discutere di questi problemi e fare il punto sulla situazione, l’associazione LAPET ha organizzato un congresso a Roma, che si terrà il 9 maggio presso l’Università Lumsa. Durante l’evento, i professionisti del settore e le autorità del Parlamento italiano ed europeo si confronteranno sulla direttiva UE n. 958/2018, valutandone l’applicazione nei primi cinque anni di attuazione. Si parlerà anche dell’evoluzione della libera professione nel corso dei 40 anni di LAPET e 20 di Assoprofessioni.

A tal proposito, Roberto Falcone ha dichiarato: “È una battaglia per far affermare un principio di libertà sia ai tributaristi sia ai cittadini”. Questa affermazione sottolinea l’importanza del rispetto della direttiva UE n. 958/2018 per salvaguardare la libera concorrenza, l’occupazione e la parità di condizioni per tutti i lavoratori e cittadini.