Vai al contenuto

La Proposta di Italia Viva: Un’Agenzia per Contrastare la Disinformazione e Proteggere la Democrazia

Il senatore Enrico Borghi di Italia Viva propone la creazione di un’Agenzia sulla disinformazione e la sicurezza cognitiva per identificare e prevenire le minacce informatiche alla nostra democrazia.

La disinformazione è una minaccia crescente per le società democratiche. Questo è il punto di partenza del senatore Enrico Borghi di Italia Viva, che propone la creazione di un’Agenzia sulla disinformazione e la sicurezza cognitiva. Questa agenzia, secondo Borghi, non avrebbe alcun potere censorio, ma avrebbe il compito di analizzare e informare sui fenomeni di disinformazione in atto, colmando i vuoti di competenza che hanno soggetti come Agcom o ACN.

La proposta di Borghi nasce dalla consapevolezza che la disinformazione rappresenta un salto di qualità nell’azione di manipolazione dell’opinione pubblica. Questo fenomeno, spesso frutto di ingerenze straniere, mina la tenuta delle economie e delle società liberal-democratiche, come sottolineato dai massimi vertici della sicurezza italiana. Di fronte a questa minaccia, Borghi sostiene che sia necessario agire per proteggere la società aperta e democratica, la libera formazione e informazione dell’opinione pubblica e la libertà e l’indipendenza italiana.

L’Agenzia sulla disinformazione e la sicurezza cognitiva avrebbe il compito di identificare, analizzare e prevenire la disinformazione e gli attacchi alla sicurezza cognitiva di istituzioni e cittadini. Questo lavoro di analisi e informazione sarebbe fondamentale per informare i decisori politici e per contrastare gli attacchi cyber. L’obiettivo, secondo Borghi, è rafforzare gli anticorpi della società democratica e salvaguardare i valori della libertà, della democrazia e dei diritti umani.

Per evitare il rischio di censura, Borghi sottolinea la differenza tra disinformazione e cattiva informazione. La disinformazione è frutto di autentiche campagne pianificate di manipolazione, mentre la cattiva informazione è semplicemente informazione di scarsa qualità. L’Agenzia proposta da Borghi non avrebbe alcun potere censorio, ma avrebbe il compito di analizzare e informare sui fenomeni di disinformazione in atto.

La composizione dell’Agenzia dovrebbe riflettere la complessità del fenomeno della disinformazione. Borghi propone quindi la presenza di analisti, studiosi, ricercatori, esperti di geopolitica, sviluppatori tecnologici, filosofi ed esperti di etica. Queste competenze sarebbero fondamentali per elaborare strategie di prevenzione e deterrenza efficaci.

La proposta di Borghi segue l’esempio di altri Paesi, come la Svezia, che si sono dotati di strutture simili per contrastare la disinformazione. L’Agenzia per la Difesa Psicologica svedese, ad esempio, assicura supporto alla difesa nazionale e sviluppa azioni mirate per contrastare la disinformazione.

Nonostante la proposta di Borghi sia ancora in fase di discussione, il senatore di Italia Viva è determinato a lavorare fino in fondo per realizzare questa Agenzia, auspicando uno spirito unitario e istituzionale in tutte le forze politiche.