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Italiani divisi tra contante e digitale

L’affetto per il contante non scema tra gli italiani mentre l’uso delle carte e dei pagamenti digitali subisce una flessione.

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare in una società sempre più orientata verso il digitale, una significativa porzione della popolazione italiana rimane affezionata all’uso del contante. La ricerca Minsait Payments, ente di spicco nel panorama dei sistemi di pagamento, ha rivelato che ben il 37,4% degli italiani preferisce ancora l’uso di banconote e monete per le proprie transazioni quotidiani, segnando una tendenza che non sembra cedere di fronte alle alternative digitali.

L’Italia si distingue nel panorama europeo per questa particolare propensione, sorpassando nazioni come Spagna e Portogallo e piazzandosi dietro solo a paesi latinoamericani come Colombia e Messico per tasso di utilizzo del denaro contante. Ciò che sorprende è lumento del 6% rilevato tra il 2022 e il 2023, un segnale che sfida la narrazione comune di una inesorabile marcia verso la piena digitalizzazione dei metodi di pagamento.

Il declino dei pagamenti elettronici emerge altresí dallo studio, che evidenzia una flessione nell’uso delle carte di credito per acquisti fisici e online, nonché un calo marcato della popolarità dei digital wallet. Mentre le carte di debito mantengono una stabilità nell’uso, carte di credito e portafogli digitali hanno perso rispettivamente il 3% e oltre il 6% in fascino tra gli utenti. Questa tendenza segnala una possibile riflessione da parte dei consumatori su aspetti quali sicurezza e praticità dei diversi strumenti di pagamento a disposizione.

È interessante notare come le carte prepagate abbiano invece visto un incremento nell’utilizzo, sia per gli acquisti diretti che online, suggerendo come gli italiani siano alla ricerca di opzioni che offrano maggiore controllo e trasparenza nelle proprie spese.

Le aspettative del pubblico, infatti, si orientano verso la velocità e la sicurezza delle transazioni, e qui si apre un’opportunità per innovazioni come l’uso dell’intelligenza artificiale per la prevenzione delle frodi o per i servizi in cloud, che possono offrire risposte immediate alle crescenti richieste di protezione e affidabilità nei pagamenti digitali.

Inoltre, lo scenario dei pagamenti Open Finance è in pieno fermento, ma richiederà tempo per superare gli ostacoli e diventare uno standard nel mercato finanziario. La ricerca sottolinea come possa essere necessario attendere fino al 2030 per vedere la finanza aperta concretizzarsi in Europa e in America Latina, con implicazioni significative per le abitudini di consumo e la gestione finanziaria sia da parte delle aziende che dei privati cittadini.

Il contesto attuale mostra dunque un’Italia ancora legata al contante ma allo stesso tempo attenta alle nuove tecnologie e servizi che possano assicurare maggiori garanzie e efficacia nei pagamenti digitali, delineando un’esigenza di equilibrio tra tradizione e innovazione.