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Intelligenza Artificiale: novità legislativa in Italia e implicazioni legali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale, introducendo una dotazione di un miliardo di euro e sanzioni fino a 5 anni di reclusione per illecita diffusione di contenuti AI.

Il mondo dell’Intelligenza Artificiale (IA) in Italia mette le basi per un futuro più regolamentato e controllato. Il Consiglio dei Ministri ha recentemente varato il disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale, ponendo il focus su particolari aree di interesse. Al centro dell’attenzione ci sono le possibili violazioni legali che possono derivare dall’utilizzo dell’IA e le agevolazioni per i lavoratori e ricercatori che rientrano in Italia dopo una esperienza all’estero.

Stando alle parole di Alessio Butti, sottosegretario per l’innovazione tecnologica, la legislazione italiana è una risposta alla necessità di normare l’IA secondo principi affidabili, e il suo impatto interesserà non solo chi rientra dagli Stati Uniti, ma da qualsiasi Paese, incluso quelli europei.

Di grande rilievo è la presenza di una dotazione finanziaria significativa: un miliardo di euro affidato a CDP per investire nello sviluppo dell’IA in Italia. Con il passaggio della bozza iniziale, invece, la proposta di una Fondazione per la ricerca e il trasferimento tecnologico, dotata di 150 milioni di euro e controllata dalla Presidenza del Consiglio, è stata accantonata.

Il ddl offre notevoli vantaggi fiscali e crediti formativi per i giovani più meritevoli, promuovendo un approccio antropocentrico alla IA, e stimolando la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati.

Inoltre, è importante notare che il testo introduce il reato di “Illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi di intelligenza artificiale”, punito con una pena detentiva fino a cinque anni. Infine, il governo stabilirà ulteriori tipologie di reato con decreti legislativi nei prossimi mesi.

Alcuni attori istituzionali, come l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e l’Agenzia per l’Italia Digitale, avranno il compito di monitorare, verificare e sanzionare le possibili violazioni.

Una nota conclusiva riguarda i danni causati da utilizzo non autorizzato di IA: chiunque causi un “danno ingiusto” mediante l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per falsificare immagini, voci e video senza il consenso interessato potrebbe essere punito con una reclusione da uno a cinque anni.