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Integrazione di DPO e OdV per un’efficace compliance aziendale

Scopri l’integrazione tra DPO e OdV e come può portare benefici alla conformità aziendale.

La compliance aziendale rappresenta non solo un obbligo normativo, ma anche una componente fondamentale per l’integrità e l’efficienza delle attività di un’impresa. Due figure chiave in quest’ambito sono il Data Protection Officer (DPO) e l’Organismo di Vigilanza (OdV). Entrambi hanno il compito di vigilare su aspetti specifici dell’operato aziendale, ma è la loro integrazione a potenziare il sistema di conformità interno.

Il DPO, incaricato della protezione dei dati, si concentra sulla corretta applicazione delle normative riguardanti la privacy e il trattamento dei dati personali, tra cui spicca il noto Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). La sua attività è tesa a garantire che l’azienda rispetti i diritti degli interessati e adottare misure preventive contro possibili violazioni dei dati.

Allo stesso modo, l’OdV, che trova le sue fondamenta nel Decreto Legislativo 231/2001, ha il compito di sorvegliare l’attuazione e l’efficienza dei modelli di gestione e controllo in azienda. Il suo obiettivo è prevenire la commissione di reati presupposto, ovvero di quelle azioni che potrebbero portare alla responsabilità amministrativa dell’ente.

Nonostante il diverso ambito di competenza, DPO e OdV possono e devono collaborare per creare un sistema di compliance integrata. Quest’approccio implica la condivisione di informazioni e di metodologie di controllo, l’armonizzazione degli audit interni e una concomitante valutazione di rischi e procedure che tenga conto di entrambe le prospettive. Un’integrazione efficace tra le due figure porta a un allineamento più stretto con le normative vigenti e a una gestione del rischio più informata e proattiva.

Un possibile percorso per realizzare questa integrazione passa attraverso la definizione di protocolli condivisi e sistemi di reporting e la realizzazione di interventi formativi incrociati per staff e dirigenti. Inoltre, la pianificazione di audit congiunti e la valutazione integrata delle politiche aziendali consentono una visione olistica del rispetto dei diversi requisiti normativi.

L’adozione di piattaforme informatiche comuni che permettano una raccolta e analisi unificate dei dati può altresì facilitare il compito di monitoraggio e valutazione da parte di entrambe le figure. La compliance integrata così ottenuta non solleva l’azienda esclusivamente sotto il profilo legale, ma contribuisce a consolidarne la reputazione e la credibilità nel mercato.