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Indagine UE su Microsoft Teams: posizione dominante e implicazioni per la concorrenza

La Commissione Europea indaga Microsoft per presunta posizione dominante legata all’integrazione di Teams in Microsoft 365.

La Commissione antitrust dell’Unione Europea è in costante sorveglianza sulle grandi aziende tecnologiche per garantire una concorrenza leale. Recentemente, ha informato Microsoft della sua opinione preliminare, secondo la quale l’azienda avrebbe violato le norme europee legando lo strumento di comunicazione Teams ai prodotti Office 365 e Microsoft 365. Secondo l’organo regolatore, Microsoft ha una posizione dominante a livello globale nelle applicazioni di produttività professionale e potrebbe aver sfruttato questo vantaggio fin dall’aprile 2019, quando ha iniziato a integrare Teams nelle sue principali applicazioni, limitando così la concorrenza.

Microsoft, “condotta insufficiente”

Nonostante Microsoft abbia separato Teams per gli utenti dell’Unione Europea e della Svizzera, la Commissione Europea ha definito tale iniziativa “insufficiente”. La condotta del gigante tecnologico potrebbe aver impedito ai concorrenti di Teams di competere efficacemente, limitando l’innovazione e penalizzando i consumatori nell’area economica europea. Se l’UE confermerà queste prime conclusioni, Microsoft rischia una multa pari al 10% del suo fatturato mondiale annuo. Il vicepresidente di Microsoft, Brad Smith, ha dichiarato che l’azienda lavorerà per trovare soluzioni che affrontino le preoccupazioni della Commissione.

L’origine della controversia

Il caso ha avuto inizio nel 2020, quando Slack, ora sotto l’egida di Salesforce, ha presentato una denuncia antitrust contro Microsoft. Slack ha accusato Microsoft di violare le norme europee sulla concorrenza raggruppando Teams nelle sue suite Office. Ad aprile 2023, Microsoft ha annunciato che avrebbe offerto Teams come prodotto separato, ma la Commissione Europea ha aperto formalmente un’indagine solo tre mesi dopo. Anche Alfaview, un altro software di videoconferenza, ha presentato una denuncia simile a quella di Slack nel luglio 2023.

Un segnale significativo per il mercato è giunto ad aprile, quando Microsoft ha comunicato che Teams sarebbe stato disponibile separatamente da Microsoft 365 e Office 365 per i clienti in tutto il mondo. Questa mossa intendeva mitigare le preoccupazioni dell’UE, ma non è stata sufficiente a prevenire l’apertura dell’indagine formale. Ora, Microsoft si trova a dover affrontare le accuse di comportamento anticoncorrenziale e le possibili conseguenze economiche qualora venissero confermate.

L’indagine dell’UE sulla posizione dominante di Microsoft con Teams potrebbe avere implicazioni significative sia per l’azienda che per l’intero panorama tecnologico. Le autorità europee rimangono vigili nell’assicurare che le grandi aziende tecnologiche non abusino della loro posizione di mercato, promuovendo così un ambiente competitivo più sano e innovativo.