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Il regolamento eIDAS2 e l’avvio dell’IT Wallet: come cambia l’accesso ai social

Il regolamento europeo eIDAS2, in vigore dal 20 maggio, rivoluzionerà il modo in cui ci autentichiamo online, grazie all’introduzione di strumenti come l’IT Wallet.

Sta per cambiare il modo in cui accediamo ai social network. Tutto è possibile grazie alla nuova normativa europea denominata eIDAS2 (numero 1183 del 2024), che sarà effettiva dal 20 maggio. Il regolamento è incentrato sulla creazione dei portafogli di identità digitale europei, per cui ogni Stato membro è responsabile di fornire almeno uno di questi strumenti entro i prossimi due anni.

Per quanto riguarda l’Italia, è già stato istituito l’IT Wallet, il Sistema italiano di portafoglio digitale da utilizzare su dispositivi mobile tramite l’app “IO”. In futuro, il portafoglio digitale italiano consentirà ai cittadini, se lo desiderano, di conservare digitalmente vari documenti importanti come l’identità, la patente di guida, la tessera sanitaria e la carta di disabilità europea. Per accedere all’IT Wallet pubblico, sarà necessario possedere una Carta d’Identità Elettronica (CIE). Al contrario, l’accesso all’IT Wallet privato, che può includere elementi come la tessera del trasporto pubblico o l’abbonamento a un teatro, sarà possibile tramite Spid.

Il lancio dell’IT Wallet è previsto all’inizio del 2025, come annunciato da Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che guida il Dipartimento per la trasformazione digitale. Una delle disposizioni che ha attirato la nostra attenzione all’interno del regolamento riguarda la possibilità di utilizzare i portafogli di identità digitale anche per accedere ai grandi piattaforme online che richiedono autenticazione, aumentando così la privacy e la cyber security.

Punti salienti del regolamento eIDAS2

Il regolamento eIDAS2 stabilisce che i portafogli di identità digitale dovranno consentire agli utenti l’accesso ai servizi anche in modalità offline, compresi quelli sanitari. Sarà inoltre possibile firmare documenti utilizzando firme elettroniche qualificate o apporre sigilli tramite sigilli elettronici qualificati.

Le sanzioni previste

In caso di violazione del regolamento eIDAS2, le pene previste sono pesanti: per le persone fisiche, l’ammenda minima è di 5 milioni di euro, mentre per le persone giuridiche l’importo può arrivare al’1% del fatturato totale annuo globale dell’azienda.