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Il G20 e la Sfida della Regolamentazione Globale dei Social

Il Brasile vuole combattere fake news e disinformazione proponendo al G20 una regolamentazione condivisa delle piattaforme digitali.

La regolamentazione delle piattaforme digitali figura come una delle più rilevanti sfide mondiali nell’era dell’informazione digitalizzata: è su questi presupposti che il Brasile si appresta a lanciare una significativa proposta in occasione del prossimo vertice del G20, l’appuntamento mondiale destinato a plasmare le politiche globali. La necessità di imporre una regolamentazione internazionale mira al contrasto di uno dei problemi più dibattuti del nostro tempo: la proliferazione di ‘fake news’ e la conseguente disinformazione che mina l’integrità dell’informazione e l’ordine pubblico.

Sotto la presidenza di Luiz Inacio Lula da Silva, il paese sudamericano, che ha assunto la guida del G20 nel dicembre 2023, ha annunciato di voler sfruttare questa posizione per avanzare una discussione incisiva sul tema dell’integrità delle informazioni. Il vertice previsto a Rio de Janeiro il 18 e 19 novembre diventerà il palcoscenico su cui sollevare l’importanza di confrontarsi e definire standard condivisi per la gestione dei contenuti sui social network.

Il Brasile non sta agendo in solitudine, ma si muove in sinergia con organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e l’Unesco, che da tempo si battono per un utilizzo più consapevole e regolamentato delle piattaforme digitali.

La preocupazione per l’incitamento all’odio e la disinformazione che affiora sui social media non è un tema nuovo. L’attenzione del mondo intero è stata richiamata dal recente report del World Economic Forum, che identifica proprio le fake news e la disinformazione come una delle minacce più gravi per il futuro globale. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante poiché nel 2024 saranno molti i paesi, incluso gli Stati Uniti, a svolgere elezioni presidenziali o politiche di rilievo.

Se la proposta brasiliana dovesse trovare terreno fertile durante il G20, potremmo assistere all’elaborazione di linee guida internazionali, volte a responsabilizzare le piattaforme nel loro ruolo di diffusori di contenuti e garanti di pluralismo e veridicità. Numerosi sono gli ostacoli da superare, dalla libertà di espressione alle giurisdizioni nazionali, dalla tecnologia in continua evoluzione alla collaborazione tra gli stati.

Ciò nonostante, il tema è di vitale importanza e necessita di strategie condivise, poiché la manipolazione informativa tocca transversalmente molti aspetti della vita quotidiana e può avere conseguenze sul tessuto sociale, economico e politico a livello globale.

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