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Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita limite per l’Italia del 0,7% per il 2024

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il prodotto interno lordo italiano vedrà una crescita piuttosto limitata nel 2024, situandosi appena allo 0,7%. Come si colloca tale performance nel panorama europeo e globale?

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha recentemente reso pubbliche le proprie previsioni per il 2024, riguardanti l’andamento del Prodotto Interno Lordo (PIL) in vari Paesi. Per l’Italia, le previsioni non sembrano particolarmente lusinghiere: il FMI stima una crescita del nostro PIL di solo lo 0,7% per il 2024.

Questo dato, che conferma le previsioni del FMI del precedente periodo di ottobre 2023, segnala la fine dell’effetto rimbalzo post-Covid, ulteriormente potenziato dal Superbonus e dalla ripresa del settore edilizio. Non si tratta di una visione pessimista isolata: la Banca d’Italia, ad esempio, prevede un’espansione della nostra economia addirittura dello 0,6% per lo stesso anno. Anche la Commissione Europea, pur avendo rilasciato le proprie previsioni già nel febbraio 2024, concorda sullo 0,7% di crescita per il nostro Paese.

Nel complesso, il panorama europeo della crescita PIL non sembra particolarmente brillante, come testimoniato dal 0,8% atteso per l’area Euro. La Germania, in particolare, sta sperimentando un periodo di decelerazione economica piuttosto marcato: il FMI prevede per il 2024 un aumento del PIL tedesco di appena lo 0,2%, dato largamente inferiore a quello atteso dagli analisti in autunno.

Tuttavia, il quadro europeo non è completamente cupo. La Spagna, ad esempio, si sta distinguendo per una crescita decisamente vigorosa, con un PIL atteso in aumento del 1,9%. Pure la Francia appare in linea con l’Italia, anche se la sua crescita del 0,7% risulta inferiore alle precedenti previsioni.

Se lo scenario europeo appare misto, quello delle economie globali emergenti e di quelle più sviluppate si presenta ancor più variegato. La nazione con la crescita prevista più entusiasmante sembra essere l’India, la cui economia dovrebbe espandersi del 7,8%, mentre anche la Cina vede prospettate performance solide, anche se in rallentamento rispetto all’anno precedente (5,3% rispetto al 5,8% del 2023).

Infine, è interessante notare come, nel panorama statunitense, le proiezioni del FMI parlino di una crescita del PIL pari al 2,7%. Questo dato, decisamente superiore rispetto alle stime italiane ed europee, si riflette positivamente sul totale delle economie avanzate, stimato in aumento dell’1,7%.

Quindi che cosa ci dice questo panorama variegato di stime sulla crescita del PIL? La situazione economica appare indubbiamente sfaccettata, con una ripresa più lenta nelle economie europee rispetto a quelle asiatiche o statunitensi. L’Italia, in questo contesto, ha urgentemente bisogno di una strategia chiara ed efficace per la sua economia, in grado di favorire una crescita solida e sostenibile.