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Corruzione in Italia: Campanello d’Allarme nella Società Contemporanea

Le dinamiche corruttive in Italia riguardano il 5,4% delle famiglie, con una diffusa accettazione in alcuni contesti. Scopri i dettagli.

Il fenomeno della corruzione in Italia continua a rappresentare una piaga sociale, toccando direttamente il 5,4% delle famiglie. Denaro in cambio di servizi, agevolazioni o privilegi costituisce una realtà vissuta da un parte significativa della popolazione italiana, come riportato dall’Istat nel biennio 2022-2023. Sebbene il numero di persone che conoscono qualcun altro coinvolto in episodi di corruzione sia diminuito dall’ 13,1% del 2015 all’attuale 8,3%, la corruzione rimane comunque un problema radicato e persino tollerato in determinati contesti.

Settori più Esposti alla Corruzione

Tra i settori maggiormente colpiti dalla corruzione, spicca il settore della giustizia. Il 4,8% delle famiglie ha riportato richieste di denaro da parte di giudici, pubblici ministeri o altri operatori. Anche il settore dei benefici socio-assistenziali è altamente esposto: il 2,7% delle famiglie ha ricevuto richieste di denaro per l’assegnazione di alloggi popolari o pensioni di invalidità. Gli uffici pubblici come motorizzazione, uffici comunali e Agenzia delle Entrate registrano un coinvolgimento del 2%.

Il settore sanitario non è immune, con l’1,3% delle famiglie che denuncia la richiesta di tangenti per ottenere trattamenti privilegiati. Altri settori, come quello del lavoro, dell’istruzione, dei servizi di gas e luce e delle forze dell’ordine, mostrano percentuali minori ma comunque preoccupanti.

Accumulo di Esperienze di Corruzione

La maggior parte delle famiglie che hanno subito richieste di corruzione lo ha sperimentato una sola volta (59%), mentre il 20,3% ha ricevuto tali richieste due volte e l’8,6% tre o più volte. Questo suggerisce che, in alcuni settori, la corruzione possa essere una pratica ripetuta e consolidata.

Accettazione Sociale della Corruzione

Un aspetto allarmante rilevato dall’indagine è l’accettazione sociale della corruzione in certi ambiti. Il 21,1% degli italiani ritiene accettabile pagare tangenti per trovare lavoro al proprio figlio. Questo dato appare in netto contrasto con la bassa tolleranza verso altre forme di corruzione, come lo scambio di voti (4,5%).

Geografia della Corruzione

A livello territoriale, le famiglie residenti nel Centro Italia riportano il più alto tasso di esperienze corruttive (6,8%). A livello regionale, il Lazio registra la percentuale più alta (10,4%), seguito dalla Basilicata (7,1%), dalla Campania (6,6%) e dall’Emilia Romagna (6,7%).

Distribuzione Urbana della Corruzione

Interessante notare come la richiesta di “bustarelle” sia più frequente nei centri delle aree metropolitane (8,3%) rispetto alle periferie (7,2%) e ai piccoli comuni. Le dinamiche urbane sembrano contribuire alla diffusione del fenomeno, risultando in una maggiore vulnerabilità delle famiglie nei contesti cittadini.

Il fenomeno del denaro in cambio di favori resta un nodo critico della società italiana, nonostante una leggera diminuzione delle denunce. La sua pervasività nei settori strategici e la parziale accettazione sociale rendono necessaria una riflessione approfondita e interventi decisi per contrastare questa piaga.