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Cittadinanza digitale: focus su priorità e carenze per il 2024

Sveliamo il futuro della cittadinanza digitale: tra aspirazioni e punti critici nel percorso di innovazione pubblica

Il percorso di digitalizzazione del settore pubblico rappresenta una sfida cruciale per l’Italia. Il 2024 si prospetta come un anno chiave in cui le lacune esistenti dovranno essere colmate e le priorità dovranno essere definite con maggiore chiarezza per garantire la fiducia e la partecipazione attiva dei cittadini nell’era della cittadinanza digitale. Tuttavia, affinché tale transizione sia efficace e inclusiva, è necessario compiere importanti passi in avanti.

Un elemento centrale nell’avvicinamento a una pubblica amministrazione (PA) più moderna e funzionale è rappresentato dallo sviluppo e dalla promozione di un sistema di identità digitale nazionale affidabile. Tale sistema deve essere non solo tecnologicamente avanzato, ma anche di facile accessibilità e comprensione per tutti gli utenti. L’IT wallet, ovvero il portafoglio digitale di servizi e certificati, emerge come una potenziale risorsa in tale contesto, offrendo una gestione semplificata delle identità online e dei vari servizi digitali pubblici.

Per mantenere e incrementare la fiducia degli utenti nella cittadinanza digitale, è fondamentale che la sicurezza e la privacy siano trattate come priorità assolute, garantendo la protezione dei dati personali e limitando il rischio di frodi e usi illeciti. L’uttente deve sentirsi al sicuro nell’utilizzo delle piattaforme digitali governative e confidante che i propri dati siano gestiti con la massima riservatezza e sicurezza.

In questo ambito, la collaborazione tra vari enti – sia a livello nazionale che locale – diventa essenziale per creare un’infrastruttura digitale omogenea e interoperabile. È importante che la strategia di trasformazione digitale sia uniforme e coerente attraverso diversi livelli istituzionali, permettendo così un’esperienza utente fluida e integrata.

Un altro aspetto critico è rappresentato dalla formazione digitale dei cittadini e del personale della PA, per assicurare che le competenze necessarie a navigare il contesto digitale siano diffuse e consolidate. È fondamentale che la cittadinanza digitale non sia percepita come un ostacolo, ma come un’opportunità di accesso a servizi più efficienti e personalizzati.

La trasformazione digitale, infine, non deve trascurare l’aspetto inclusivo, assicurando che nessun cittadino sia lasciato indietro nel passaggio a una PA digitale. Il diritto all’accesso alle tecnologie digitali deve essere garantito per tutte le fasce di popolazione, indipendentemente dalla condizione economica o sociale.