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CIE 3.0: un passo avanti per l’identità digitale

La nuova CIE 3.0 offre funzioni avanzate di identificazione e firma digitale, velocità pari allo SPID.

La Carta d’Identità Elettronica (CIE) si rinnova, dando luogo alla sua ultima incarnazione: la CIE 3.0. I cittadini italiani che si dotano di questo strumento si ritrovano tra le mani un accessorio multifunzionale, non solo un documento per l’identificazione personale, ma anche un dispositivo capace di interagire con servizi digitali e svolgere funzioni di firma elettronica avanzata.

L’ottenimento della nuova CIE può essere facilitato da diverse circostanze, come ad esempio il deterioramento della precedente carta d’identità cartacea o l’avvicinarsi della sua scadenza. Ora, questo documento digitale ambisce a diventare un polo centrale dell’identità digitale, inserendosi in un contesto di progressiva digitalizzazione dei servizi pubblici e privati, e promettendo di integrarsi con le future piattaforme digitali, quale l’IT Wallet.

La velocità nell’accesso ai servizi online con la CIE 3.0 è comparabile a quella del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), costituendo quindi un’alternativa efficiente. Per sfruttare questa funzionalità, l’utente deve semplicemente abbinare il documento al proprio profilo tramite il portale ufficiale della CIE, procedura agevole attuabile immediatamente dopo la richiesta del documento.

Il processo di utilizzo della CIE per l’accesso a servizi online, come quelli forniti dall’Inps o dall’Agenzia delle Entrate, si concretizza nell’inquadratura di un QR Code tramite l’app CieID e nella digitazione di un’unica password, passaggi che possono essere ulteriormente semplificati attraverso l’utilizzo dell’identificazione facciale.

Per quanto riguarda la capacità di agire come firma elettronica avanzata (FEA), la CIE 3.0 offre la possibilità di firmare documenti in formati PDF o .P7M, questi ultimi predisposti per supportare le firme digitali. La modalità desktop richiede un lettore di smart card NFC o contactless e l’installazione del software CIE dedicato, mentre la modalità mobile si avvale dello smartphone dotato di NFC e dell’app CieSign.

Effettuare una firma elettronica avanzata tramite l’app CieSign è un processo intuitivo: una volta abbinata la carta all’applicazione, l’utente è in grado di apporre la propria firma grafica e memorizzarla, permettendo in seguito la firma dei documenti direttamente dall’app stessa e la relativa condivisione attraverso i diversi sistemi.

Nonostante la sua funzionalità e validazione a livello normativo italiano, va notato che la firma con CIE non è universalmente riconosciuta da tutte le Pubbliche Amministrazioni. Inoltre, per atti giuridici più complessi, quali ad esempio le transazioni immobiliari, si richiede una firma elettronica qualificata di livello superiore, per ora non sostituibile con la FEA.

In conclusione, la CIE 3.0 rappresenta non solo uno strumento di identificazione ma anche di interazione con il mondo digitale, ampliando le potenzialità dell’identità digitale dei cittadini.

CIE 3.0, firma elettronica avanzata, identità digitale, SPID, IT Wallet