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Accordo FIEG-SIAE per l’Equo Compenso sulle Piattaforme Digitali

Un passo importante verso la giusta remunerazione per gli editori di contenuti online.

Il panorama dell’editoria italiana ha subito una significativa evoluzione grazie all’accordo recentissimo tra la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE). Questo accordo rappresenta una risposta concreta alle sfide poste dalle piattaforme digitali che utilizzano articoli di giornali. Infatti, l’ente ha conferito a SIAE il mandato per negoziare un equo compenso che tali piattaforme devono corrispondere per l’uso parziale o totale dei contenuti editoriali online.

Questa iniziativa è in linea con il diritto connesso recentemente introdotto dalla c.d. Direttiva “Copyright” dell’Unione Europea, che mira a garantire una giusta remunerazione agli editori per l’uso delle loro opere. Le imprese editrici possono ora avvalersi di questo diritto per rivendicare il compenso adeguato, creando una nuova dimensione di tutela per i contenuti pubblicati su internet.

Il provvedimento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha dato il via a questa importante collaborazione, sottolineando l’importanza di un ecosistema mediatico sostenibile che valorizzi il lavoro degli editori. Le piattaforme digitali, tra cui i social media, i motori di ricerca e altri servizi online, hanno un ruolo cruciale nella diffusione delle informazioni, ma è essenziale che riconoscano anche il valore economico del contenuto che condividono.

Un punto fondamentale di questo accordo è il riconoscimento dell’importanza di avere un sistema equo e giusto per la ripartizione dei benefici economici generati dall’utilizzo di articoli di giornale online. Gli editori, infatti, possono affrontare difficoltà significative quando si tratta di monetizzare il loro lavoro, particolarmente in un contesto in cui il consumo di notizie avviene prevalentemente attraverso piattaforme digitali.

La negoziazione di un equo compenso da parte di SIAE rappresenta quindi una possibilità concreta per gli editori di ottenere una fonte di reddito sostenibile e giusta, in grado di garantire la continuità e la qualità dell’informazione nel nostro paese. L’auspicio è che questa collaborazione possa portare a risultati tangibili, sostenendo così non solo gli editori, ma anche l’importanza di una corretta informazione.