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Una crescita colossale: il costo del cacao balza del 358% in 12 mesi

Scopri l’impatto del cambiamento climatico sulla produzione di cacao e come ha spinto il costo del cacao a salire del 358% in un solo anno.

Il mercato internazionale del cacao, che genera un affare annuale di 200 miliardi di euro, si trova ad affrontare un’enorme prova. Le fragili catene di produzione, già soggette a pressioni, sono state ulteriormente messe alla prova a causa del cambiamento climatico. La produzione di cacao, un frutto che ha bisogno di cure paragonabili a quelle dedicate alla vite, è da decenni sull’orlo di una crisi. Gli agricoltori locali vendono il cacao grezzo a prezzi troppo bassi per essere in grado di investire nella cura dei terreni e nella sostituzione degli alberi vecchi. A peggiorare la situazione, la ricchezza generata a livello mondiale dal settore non viene equamente distribuita.

Per esempio, nell’industria del cioccolato l’80% del guadagno derivante da ogni tavoletta venduta finisce nei tasche dei commercianti, lasciando agli agricoltori una misera quota pari a 7 centesimi a tavoletta. Questo non è sufficiente per sostituire le piantagioni che, con il passare degli anni, hanno iniziato a reddite sempre meno frutti, si sono invecchiate e si sono ammalate. Un virus, noto come cacao swollen shoot virus, o più comunemente conosciuto come “aids del cacao”, distrugge ogni anno il 17% della produzione dei principali paesi produttori, Costa d’Avorio e Ghana. A peggiorare la situazione, il cambiamento climatico con le sue estreme condizioni atmosferiche ha ulteriormente affievolito le già sofferenti piantagioni di cacao.

La situazione spinosa ha costretto le aziende della produzione di cioccolato a intraprendere misure estreme. L’aumento dei costi del cacao ha portato a licenziamenti in massa. Il gigante americano della cioccolateria, Hershey, ha visto i suoi profitti annui calare dell’11,5% nel quarto trimestre del 2023, e di conseguenza ha annunciato il taglio del 5% della sua forza lavoro. Lo stesso vale per Barry Callebaut, il principale produttore svizzero di prodotti a base di cacao, che ha rivelato il licenziamento del 18% del suo personale, pari a 2.500 dipendenti.

La situazione non è migliore nemmeno per gli agricoltori di cacao nei principali paesi produttori, come Costa d’Avorio, Ghana e Indonesia. Nonostante l’aumento dei prezzi del cacao sul mercato all’ingrosso, ciò non ha portato benefici per gli agricoltori. Infatti, il prezzo del cacao viene concordato e bloccato all’inizio della stagione di raccolta, quindi eventuali aumenti durante la stagione non si riflettono in un aumento dei guadagni per gli agricoltori. L’aumento dei prezzi ha inoltre creato una diminuzione della domanda, impedendo agli agricoltori di stabilire un prezzo più alto sul lungo periodo.

Le conseguenze della crescente pressione sul mercato del cacao sono già visibili. Secondo il direttore del Conseil Cafe-Cacao, ente regolatore del commercio di cacao e caffè della Costa d’Avorio, grandi acquirenti stanno ritardando gli acquisti e spingendo per ottenere sconti sul mercato all’ingrosso, mettendo in grave difficoltà i piccoli produttori. Per questi ultimi, molti dei quali impegnati nel commercio equo e solidale del cacao, se i prezzi continuano a salire, la prospettiva più probabile è la chiusura. L’Organizzazione mondiale del cacao prevede che nel 2024 la domanda globale subirà un calo del 5%.