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Dati Sensibili Compromessi da LockBit Online

Il gruppo cybercrime LockBit sembra aver lasciato tracce sui server online anche dopo l’operazione Cronos.

L’attentato informatico orchestato dal gruppo di hacker LockBit ha coinvolto diverse entità pubbliche e private italiane, causando una massiccia esposizione di dati sensibili. Nonostante i recenti sforzi delle forze dell’ordine internazionali culminati nell’‘Operazione Cronos’, un’iniziativa senza precedenti che ha visto protagoniste agenzie di primo piano quali l’NCA (National Crime Agency) del Regno Unito e l’FBI, è emerso che i dati trafugati dai gruppi colpiti risultano ancora disponibili online.

La tattica ransomware utilizzata da LockBit comporta l’esfiltrazione e la successiva cifratura dei dati all’interno di sistemi infetti, seguita dalla richiesta di un riscatto per la loro restituzione. A seguito dell’operazione Cronos, che ha inferto un duro colpo alla struttura del gruppo criminale con il sequestro di parte dell’infrastruttura e l’arresto di alcuni membri, si è verificata una fuga di dati che, nonostante il ridimensionamento delle operazioni di LockBit, continua a costituire un grosso rischio per la privacy e la sicurezza informatica in Italia.

Entità italiane compromesse, tra cui la ULSS6 di Padova, ASP Messina e il Comune di Gonzaga, si trovano a fronteggiare una criticità senza soluzione immediata: i loro dati sono ancora in balia di malintenzionati che accedono a server non sicuri. Senza un intervento deciso e rapido, le conseguenze potrebbero essere devastanti non solo per le strutture violate ma anche per i cittadini i cui dati personali sono potenzialmente a rischio.

Il panorama dei danni inferti da LockBit comprende un ampio ventaglio di organizzazioni sia pubbliche sia private, la cui enumerazione completa trascenderebbe i limiti di questa trattazione, ma è sufficiente a evidenziare l’ampiezza e la gravità del problema. Tra le vittime, vi sono ad esempio strutture sanitarie, studi professionali, aziende tecnologiche e persino enti governativi territoriali.

Le azioni congiunte di forze dell’ordine e specialisti in cyber security proseguono per neutralizzare qualsiasi remanenza dell’attività criminale di LockBit. Esortare le aziende e le istituzioni a collaborare nella segnalazione di attacchi e sospette violazioni è fondamentale per limitare i danni e accelerare la risoluzione di queste criticità. Il contributo proattivo dei soggetti coinvolti è imprescindibile per rafforzare la difesa collettiva contro minacce cybernetiche in costante evoluzione.

Infine, è ineludibile sottolineare quanto increscioso sia l’impatto di incidenti di questo calibro sulla reputazione e l’integrità delle entità colpite, oltre che sul diritto alla privacy degli individui coinvolti. Questo lascia emergere con prepotenza la necessità di un sistema più resistente e reattivo di prevenzione, rilevazione e risposta agli attacchi informatici.