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Crisi manifatturiera occidentale: Asia prevale

Caduta pronosticata nei livelli di produzione per USA ed Europa mentre l’Asia continua la propria ascesa nel settore manifatturiero.

Il panorama economico globale sta assistendo a un rapido riassetto nel settore manifatturiero, con l’Asia che guadagna terreno a detrimento dell’Occidente. Le previsioni annunciano un declino particolarmente sentito in Europa e negli Stati Uniti, il quale si concretizzerà in una contrazione del settore entro il 2024.

Una recente analisi, il “Manufacturing Industry Output Tracker” condotto da Interact Analysis, evidenzia la situazione dopo il recupero fasullo post-2020, anno segnato dalla pandemia del COVID-19. Il confronto tra il tasso di crescita medio annuo asiatico, che si aggira intorno al +2,9% per il periodo 2020-2028, e quello degli Stati Uniti e dei paesi europei, entrambi al +2,4%, testimonia di una crescente disparità.

La Federal Reserve americana, optando per la decisione di non abbassare i tassi di interesse, prefigura un 2024 complicato per gli USA. Un 2025 migliore è previsto, ma non senza affrontare prima una recessione in prossimità del 2024, con una prevista diminuzione dell’economia di circa il 2,2%.

Situazioni analoghe affliggono l’Europa, con l’Italia che, tra i paesi presi in esame, risulta essere il più colpito: un calo significativo nella produzione di macchinari industriali e una generale contrazione manifatturiera potrebbero portare a una riduzione significativa dei livelli produttivi.

Nell’area europea anche Germania, Francia e Regno Unito navigano acque turbolente con rispettive diminuzioni nei livelli produttivi e complicazioni post-Brexit per la Gran Bretagna, particolarmente nel campo dei macchinari industriali.

In questo contesto, l’industria dei semiconduttori sembra essere l’unica a fornire un barlume di speranza, pronosticando una risalita già dalla fine dell’anno corrente, dopo la flessione del 2023.