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Infrastrutture stradali: l’Italia superata dall’Europa

Scopriamo perché il nostro Paese è indietro nella rete autostradale rispetto agli altri giganti europei.

In un confronto tra infrastrutture stradali a livello europeo, l’Italia sembra aver perso la sua antica supremazia. Dati recenti svelano una realtà in cui la nostra rete autostradale si trova in una posizione di svantaggio rispetto a quella di altre nazioni del continente, come Spagna, Francia, Germania e Portogallo. Il divario emerso è notevole e rivelatore di una tendenza che si è consolidata nel tempo, nonostante un passato di innegabile avanguardia.

Un gap infrastrutturale crescente ha caratterizzato l’Italia, soprattutto se osserviamo la crescita delle reti autostradali nelle altre grandi economie europee. La Spagna, ad esempio, ha saputo incrementare la propria rete stradale autostradale fino a raggiungere i 15.585 km, lasciando significativamente indietro l’Italia con i suoi 6.943 km. Un fenomeno similare si osserva osservando la rete francese la quale, a seguito di un incremento costante a partire dagli anni ’70, oggi può contare su un’estensione più ampia rispetto a quella italiana.

Le disparità non emergono solo dalla pura estensione chilometrica ma anche dalla distribuzione delle arterie autostradali in rapporto alla superficie e alla popolazione dei singoli Paesi. Sebbene nazioni come la Francia e la Spagna vantino un territorio più ampio e meno densamente popolato, la Spagna supera l’Italia anche nel confronto tra chilometri di autostrade e chilometri quadrati di territorio.

Un’analisi sulla mobilità e la sicurezza stradale evidenzia ulteriormente le lacune della rete italiana. Considerando il rapporto tra chilometri di autostrada e numero di veicoli circolanti, l’Italia ha un indice di 1,78 km per ogni 10 mila veicoli, inferiore a quello di paesi come il Portogallo, che nonostante una rete autostradale sviluppata in tempi più recenti, mostra un impianto molto più moderno e in linea con la propria estensione territoriale e demografica.

La densità di veicoli per abitante, in cui l’Italia detiene un primato negativo, non trova un corrispondente adeguato nella sua rete autostradale. Di conseguenza, il traffico sulle strade italiane risulta essere maggiore rispetto a quello di altre nazioni, con tutti i problemi di gestione e sicurezza del caso. Per quanto concerne gli incidenti mortali, l’Italia registra una media di 0,047 per km, un dato che sottolinea la necessità di interventi mirati a migliorare non solo la rete stradale autostradale ma anche la sicurezza su di essa.

Investimenti e modernizzazione: la strada da percorrere è dunque chiara. Solo attraverso un impegno significativo in termini di risorse finanziarie e strategie di lungo termine, sarà possibile ridurre il divario infrastrutturale che ci separa dai principali partner europei e garantire allo stesso tempo viabilità e sicurezza ai livelli che ci si aspetterebbe in una nazione avanzata come l’Italia.