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DPO e PA: una difficile conformità al GDPR

Le Pubbliche Amministrazioni affrontano sfide complesse per allinearsi al GDPR, con la figura del DPO al centro del dibattito.

Le pubbliche amministrazioni (PA) italiane si trovano ad affrontare un percorso non semplice verso la piena conformità al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). La nomina di un Data Protection Officer (DPO) in questo contesto, è più che mai un nodo vitale ma, al contempo, fonte di molteplici difficoltà strutturali e operative.

Prendendo le mosse da recenti sanzioni comminate dal Garante privacy a enti locali per mancate o inadeguate nomine di DPO, emerge un quadro di carenze e di esigenze di miglioramento. La difficoltà delle PA di adeguarsi alle rigide prescrizioni del GDPR pone in evidenza sia la necessità di un modello di governance dei dati che sia dinamico e si adatti alla loro realtà, sia di un supporto concreto che guidi tali enti nel complicato percorso di compliance.

Il DPO riveste un ruolo di primo piano nell’assicurare che il trattamento dei dati personali si svolga nel pieno rispetto della privacy e delle norme in vigore. Tuttavia, il Garante privacy ha evidenziato come spesso le nomine siano inefficaci, a causa di incarichi conferiti senza le dovute competenze o risorse per espletare adeguatamente il mandato.

Questo contesto comporta una serie di problemi per le PA che si trovano a dover garantire trasparenza, accountability e protezione dei dati personali. Non solo, ma tali carenze rischiano di tradursi in esborsi ingenti a titolo di sanzione per non conformità.

Una riflessione si impone dunque sulla necessità di ridefinire il modello di governance del DPO nelle PA, talvolta troppo rigido o impraticabile. Si auspica l’adozione di pratiche più flessibili ma altrettanto efficaci, che possano mitigare il gap tra le esigenze di protezione dei dati e le reali capacità operative degli enti.

Essenziale risulta pertanto quel supporto costituito da linee guida, formazione dedicata e condivisione di best practices che possano aiutare le amministrazioni locali a navigare le acque spesso turbolente della cyber security e del rispetto della normativa GDPR. Da tale punto di vista, la nomina di un DPO può rappresentare non solo un adempimento, ma un vero e proprio trampolino di lancio verso una gestione dei dati più sicura e trasparente.