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Minori in rete: le insidie del cyberbullismo

Sensibilizzare sull’uso consapevole della rete è vitale per prevenire il cyberbullismo tra i più giovani.

La prolungata esposizione degli adolescenti al mondo digitale senza un’adeguata guida espone a rischi quali il cyberbullismo, che sta acquisendo contorni sempre più inquietanti. Il Movimento Italiano Genitori (MOIGE) e l’Istituto Piepoli, attraverso un’indagine approfondita, hanno messo in luce la correlazione tra la crescente invadenza delle tecnologie e l’insorgere di comportamenti nocivi nella sfera giovanile.

Nel corso di un convegno a Roma tenutosi in prossimità del Safer Internet Day del 2024, sono stati premiati 26 studenti simbolo di un impegno tangibile nella lotta a questi fenomeni e nel promuovere una cultura di responsabilità digitale tra i coetanei. Questa cerimonia rientra all’interno delle iniziative dell’annuale campagna “Educyber Generations“, che punta ad accrescere la sensibilità di studenti, insegnanti e genitori sui temi della cittadinanza digitale.

Secondo lo studio, che ha coinvolto 1.788 ragazzi tra scuole medie e superiori, emerge una voglia di affermazione online che spesso sfocia nell’apertura di personali canali di comunicazione e interazioni con sconosciuti. Tale tendenza evidenzia la necessità di un maggior coinvolgimento e una crescente presa di consapevolezza da parte di genitori e istituzioni sulla privacy e i pericoli della rete.

Capire e decifrare i segnali di una condotta scorretta online è fondamentale. Tuttavia, l’indagine rivela che quasi un quarto dei giovani non ha mai riflettuto sul proprio comportamento digitale e sulla correttezza dello stesso. Spicca poi il dato che il 60% dei minori ritiene che il cyberbullismo sia principalmente il frutto della mancanza di efficaci sistemi di controllo e tutela sulle piattaforme social.

Non va trascurato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI), sempre più impiegata dai giovani sia nella vita quotidiana sia nell’ambito dell’istruzione. Se da un lato vi è un’apertura verso le potenzialità positive di queste tecnologie, dall’altro emerge una percezione sottostimata dei rischi legati alla privacy e alla corretta informazione, considerando che molti studenti si affidano a queste tecnologie anche per i propri studi.

Diviene dunque prioritario in questa realtà digitale in continua evoluzione, insegnare ai giovani l’importanza di adottare strumenti per una navigazione sicura e consapevole, un argomento che paradossalmente sembra essere poco discusso all’interno delle dinamiche familiari. Inoltre, urge rafforzare l’uso dei filtri anti-porno, poco utilizzati nonostante la loro disponibilità, e sensibilizzare sul distinguere tra informazioni attendibili e fake news, considerata la tendenza a sovrastimare l’attendibilità delle fonti online.