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Frenata agli abusi dello spyware

Le nuove norme USA limitano gli ingressi di chi è collegato a abusi di spyware.

Le autorità degli Stati Uniti d’America hanno alzato un nuovo baluardo contro gli abusi nella sorveglianza digitale, con misure specifiche che prendono di mira coloro che hanno manipolato lo spyware a scopo commerciale. Il Segretario di Stato, Antony Blinken, ha annunciato una decisione senza precedenti: visti negati, caso per caso, per individui che intendano viaggiare negli USA e siano implicati nell’abuso di spyware commerciale.

Questa decisione è soltanto l’ultima di una serie di mosse dell’amministrazione Biden per contenere la proliferazione dello spyware commerciale. In precedenza, il Presidente Biden aveva firmato un ordine esecutivo che proibisce alle agenzie federali di utilizzare spyware commerciale che costituisce un pericolo per la sicurezza nazionale. Il Dipartimento del Commercio ha inoltre inserito diversi venditori di spyware implicati in abusi sui diritti umani in una lista di entità, vietando così le transazioni con queste aziende da parte di imprese statunitensi.

Tuttavia, la portata effettiva del divieto di visto annunciato resta al momento incerta. Un alto ufficiale dell’amministrazione, parlando in anonimato, ha ribadito che la politica verrà applicata basandosi sulle informazioni a disposizione del governo USA al momento della richiesta di visto. Si noti inoltre che la privacy legata alle informazioni sui visti non consente di rendere pubbliche le azioni intraprese dal Dipartimento di Stato per prevenire individui implicati in abusi di spyware.

I vertici europei o israeliani delle aziende di spyware potenzialmente interessati dal bando non sarà più possibile partecipare al programma di esenzione del visto, il quale permette normalmente ai cittadini di Israele e di molti stati europei di viaggiare senza visto negli Stati Uniti. Questi individui riceveranno una notifica che li informerà della necessità di richiedere un visto per potersi recare negli Stati Uniti.

Nonostante le conseguenze di questo annuncio non siano completamente chiare, si tratta di un “importante segnale a coloro che sono coinvolti in quest’industria”, secondo quanto dichiarato dall’alto funzionario.

Le nuove regolamentazioni si concentrano su individui che “favoriscono o traggono beneficio economico dal cattivo uso dello spyware commerciale”, inclusi coloro che si occupano di “sviluppare, dirigere o avere il controllo operativo di aziende che forniscono tali tecnologie a governi, o agiscono per conto di governi”. Il Dipartimento di Stato considera abuso dello spyware l’uso di queste tecnologie per “bersagliare, sorvegliare, molestare, sopprimere o intimidire arbitrariamente o illegalmente individui come giornalisti, attivisti, altre persone percepite come dissidenti per il loro lavoro, membri di comunità marginalizzate o popolazioni vulnerabili”.

La diffusione globale dello spyware commerciale ha dato vita a un’industria mondiale che fornisce strumenti avanzati di spionaggio ai governi di tutto il mondo. Tecnologie prodotte da aziende come NSO Group, Intellexa e Cytrox sono state ampiamente implicate in abusi dei diritti umani in più parti del globo. Solo settimana scorsa, Human Rights Watch ha riferito che due suoi impiegati in Giordania sono stati presi di mira da Pegasus, uno strumento di sorveglianza venduto dal gruppo israeliano NSO.

L’impiego di spyware commerciale rappresenta un’allarmante preoccupazione per il governo statunitense, considerato che almeno 50 impiegati del governo USA sono stati bersagliati da tali strumenti di spionaggio in tutto il mondo, secondo quanto riferito dall’alto ufficiale dell’amministrazione.