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Potere dei supermercati: la supremazia tedesca

Esaminiamo il dominio tedesco sui supermercati europei e l’assenza di giganti italiani nel settore.

La distribuzione alimentare europea è un panorama in cui la Germania esercita un’influenza significativa. Il fulcro di questo dominio risiede nel controllo sostanziale del settore supermercati da parte di catene tedesche, stratificandosi come colossi nel contesto europeo. Stando ai dati, la presenza tedesca si verifica in modo preponderante con gruppi come Schwarz e Aldi a capo del segmento dei discount, mentre i marchi come Edeka e Rewe consolidano la loro impronta commercializzando una combinazione di supermercati e punti vendita a basso costo.

La fortezza del modello tedesco risiede proprio nella dualità dell’offerta, che prevede sia punti vendita dedicati ai consumatori più attenti al risparmio sia supermercati che appagano una clientela alla ricerca di un assortimento più ampio e di un’esperienza d’acquisto più confortevole. Questo approccio offre una resilienza particolare in un settore estremamente dinamico e competitivo come quello della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).

Il grafico riportato nella fonte mostra come laddove catene francesi come Carrefour e Leclerc e compagnie britanniche del calibro di Tesco si focalizzano su un target medio-alto, è la varietà dell’offerta tedesca a emergere, con una quota di mercato congiunta che tocca il ragguardevole 15,2%. Questa percentuale testimonia una strategia di espansione vincente, soprattutto se la confrontiamo con l’assenza di grandi nomi italiani nella classifica delle principali catene europee.

Di rilievo è la mancata inclusione di Esselunga, nonostante la sua solida presenza in Italia, in particolare nel Nord e nell’importante bacino di utenza di Milano. Pur essendo riconosciuta come una delle insegne leader in Italia, questo non è sufficiente a posizionarla sul palcoscenico dei supermercati europei.

Tale condizione riflette non solo la struttura del mercato italiano della distribuzione alimentare, spesso frammentato e caratterizzato da un alto numero di operatori locali, ma anche le strategie di internazionalizzazione adottate dalle aziende del settore che lasciano l’Italia in una posizione di stallo rispetto ai colossi tedeschi, francesi e britannici.

Inoltre, l’aumento della presenza dei discount rappresenta una tendenza in ascesa nell’Unione Europea, corrispondente a un cambiamento nei modelli di consumo che prediligono l’economicità all’esperienza d’acquisto offerta dai supermercati tradizionali. Le dimensioni delle aree vendita dei discount sono più che raddoppiate dal 2000 al 2015, evidenziando un cambio di paradigma nella distribuzione alimentare.

Nonostante questo scenario apparentemente disagevole per gli operatori italiani, esistono realtà in Italia che, per solidità aziendale e radicamento sul territorio, rappresentano comunque delle eccellenze nel panorama nazionale.