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Servizi digitali ai cittadini: ANPR amplia l’accesso

L’ANPR ha ampliato l’accesso ai servizi digitali per i cittadini grazie ai totem di Poste Italiane nei piccoli comuni.

La digitalizzazione dei servizi pubblici compie un altro passo significativo verso un’accessibilità più ampia. La piattaforma dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), foriera di un radicale cambiamento nella gestione dei documenti anagrafici e di stato civile, si fa avanti nell’inclusione digitale, in particolare nei territori meno urbanizzati. Grazie a un nuovo decreto sancito dai Ministri dell’interno, della Pubblica Amministrazione e dal Sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica, il servizio erogato da Poste Italiane trova nuova linfa e si avvia verso una fase di sperimentazione.

Le innovazioni introdotte renderanno possibile per gli abitanti dei comuni fino a 15.000 abitanti la fruizione semplificata di documenti importanti tramite l’utilizzo dei totem installati negli uffici postali. Queste postazioni automatiche sono un valido esempio di come la tecnologia può facilitare le pratiche burocratiche e, allo stesso tempo, alleggerire gli enti locali da compiti amministrativi, permettendo loro di concentrarsi su servizi operativi più incisivi per la comunità.

Attraverso l’impiego della Carta d’identità Elettronica (CIE) o dello SPID, i cittadini possono ora ottenere autonomamente i propri certificati, superando inconvenienti legati a spostamenti e attese presso le sedi comunali. Tale iniziativa rientra nel progetto «Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale», sostenuto economicamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e testimonia un orientamento al miglioramento continuo del rapporto tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini.

Il Ministro dell’Interno ha evidenziato come questa sinergia tra pubblico e privato, evidenziata dalla collaborazione con Poste Italiane, possa garantire un accesso più diretto e una maggiore efficienza nei servizi pubblici. La tecnologia, in questo quadro, si pone come strumento di semplificazione e come mezzo per colmare il divario digitale anche nei contesti più isolati e meno serviti.

In un paese in cui la burocrazia è spesso percepita come un ostacolo, i Ministri coinvolti nel progetto hanno dichiarato l’intento comune di trasformarla in un’opportunità vantaggiosa per tutti, affermando che l’innovazione può e deve essere a beneficio delle comunità, promuovendo nuove forme di inclusione e riduzione delle disparità digitali.