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Migrazione e Automazione su Azure: una Guida

La migrazione su Azure di processi automatizzati rappresenta un cambio di paradigma nelle strategie IT aziendali.

Le aziende in fase di digitalizzazione si trovano spesso di fronte alla necessità di trasferire le proprie infrastrutture IT da ambienti on-premises a piattaforme cloud come Microsoft Azure. Questo passaggio, oltre a comportare vantaggi di scalabilità e affidabilità, implica una transizione strategica dei processi automatizzati, come script in PowerShell o Python e strumenti come Windows Task Scheduler.

La migrazione su Azure consente di riutilizzare e allo stesso tempo modernizzare gli script esistenti integrandoli con avanzati servizi cloud. Questo consente, ad esempio, l’utilizzo di runbook, sia in PowerShell sia in Python, sfruttando pienamente le versioni 5.1 e 7.2 di PowerShell. Inoltre, l’autenticazione tramite idenità gestite semplifica enormemente la gestione delle credenziali, evitando la mole di lavoro rappresentata dalla loro manutenzione manuale su on-premises.

L’adozione di Azure Automation è una scelta che garantisce maggiore sicurezza, grazie alla crittografia chiavi e password con chiavi di gestione clienti associate al servizio di custodia chiavi (key vault). L’integrazione con Azure Monitor e i log di lavoro nativi di Automation, forniscono ai clienti strumenti avanzati per il monitoraggio e la gestione di errori o malfunzionamenti.

La migrazione a cloud con la veste minimale di sforzo copre diversi scenari che possono includere la gestione della configurazione dello stato, la distribuzione e gestione delle risorse, la manutenzione periodica e la risposta agli alert. Nei casi di gestione della configurazione dello stato per la suite M365, ad esempio, sono stati trasferiti con successo gli script PowerShell on-premise al cloud mediante Azure Automation.

Gli scenari per la gestione della configurazione dello stato del M365 comprendono la gestione dei permessi utente e del controllo degli accessi, la configurazione degli alert delle caselle di posta e la sincronizzazione di Office 365 con le applicazioni interne.

Modernizzare dalla struttura on-premise ad Azure Automation include anche l’aggiornamento di numerosi aspetti, come metodi di logging e monitoraggio, l’autenticazione dei certificati e la gestione delle chiavi di sicurezza e delle password. Tali migliorie derivano soprattutto dall’utilizzo delle potenzialità e integrazioni di Azure, riducendo la dipendenza da script personalizzati.

Sono stati identificati numerosi vantaggi nell’uso di Azure Automation per la ricollocazione in cloud di operazioni indipendenti dall’ambiente da on-premises. Se si desidera saperne di più su questi processi o su come Azure Automation possa essere implementato per modernizzare infrastrutture IT, si può consultare ulteriore documentazione o contattare esperti del settore.