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Gestione Centralizzata: Creare Raccolte SCCM

Scopri come implementare raccolte SCCM per dispositivi gestiti congiuntamente, migliorando l’amministrazione IT.

In un panorama aziendale in cui la gestione di dispositivi endpoint diventa sempre più complessa, l’efficienza operativa attraverso soluzioni come System Center Configuration Manager (SCCM) diventa cruciale. L’integrazione di SCCM nel contesto del co-management permette di coniugare le forze di gestione tradizionale e moderna. Vediamo insieme come creare una raccolta SCCM dedicata ai dispositivi co-gestiti, affinando la precisione delle operazioni IT.

Le raccolte SCCM rappresentano gruppi di risorse, come dispositivi o utenti, che possono essere gestiti collettivamente attraverso SCCM. Quando parliamo di dispositivi co-gestiti, facciamo riferimento a quelli che sono gestiti sia da SCCM che da una soluzione moderna di gestione dei dispositivi, come Microsoft Intune. La creazione di una raccolta SCCM per questi dispositivi è fondamentale per garantire una gestione fluida e personalizzata degli stessi.

Per iniziare, è necessario avere accesso al pannello di SCCM ed essere dotati delle autorizzazioni appropriate. Da qui, si crea una nuova raccolta e si definisce una query WQL (WMI Query Language), che è il linguaggio utilizzato per interrogare il database di SCCM e isolare i dispositivi co-gestiti. Questa query può essere personalizzata per soddisfare specifici requisiti aziendali, come la selezione di dispositivi in base a vari criteri tra cui sistema operativo, nome dispositivo, sezione geografica, e molti altri.

Una volta formulata la query WQL, si procede con l’aggancio della stessa alla nuova raccolta SCCM. Questo passaggio permette di filtrare automaticamente i dispositivi secondo i criteri specificati nella query. La raccolta così creata faciliterà le operazioni IT come il deployment di software, aggiornamenti di sicurezza, e impostazioni di conformità, assicurando che interessino esclusivamente i dispositivi co-gestiti.

È importante ricordare che ogni modifica alle collezioni SCCM deve essere eseguita con attenzione e comprensione delle implicazioni. Una raccolta mal configurata potrebbe portare a risultati indesiderati, come l’applicazione di politiche a dispositivi errati o un sovraccarico nelle risorse di rete.

Nel contesto odierno, dove la cyber security è un elemento di fondamentale importanza, la corretta gestione delle raccolte SCCM diventa ancora più rilevante. Assicurare che le misure di sicurezza siano coerenti attraverso tutti i dispositivi gestiti implica anche un miglioramento della postura di sicurezza complessiva dell’azienda.

In conclusione, l’implementazione di raccolte SCCM per dispositivi co-gestiti non è solo una questione di praticità operativa, ma una strategia essenziale nell’ottimizzazione della gestione IT. Attraverso passaggi strategici e valutazioni approfondite, è possibile ottimizzare la gestione dei dispositivi nelle infrastrutture informatiche moderne.