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IA per una postura ottimale: il successo di Pisa

L’innovazione di Pisa in IA aiuta a correggere le postura lavorative e tutela la privacy.

In un mondo lavorativo in cui la sedentarietà e le lunghe ore davanti ai computer sono all’ordine del giorno, emerge una preoccupazione crescente per gli effetti avversi di una postura scorretta sulla salute a lungo termine. Da Pisa giunge una risposta innovativa: l’intelligenza artificiale (IA) come mezzo per correggere le cattive abitudini posturali degli operatori sul posto di lavoro, il tutto in modo non invasivo e nel pieno rispetto della privacy.

Il progetto, che vede alla guida Francesco Pistolesi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione presso l’Università di Pisa, fa leva su tecnologie d’avanguardia quali gli smartwatch e i sensori LiDAR per il monitoraggio continuativo delle posture degli utenti. Il sistema ideato a Pisa si distingue non solo per l’efficacia con cui rileva e corregge le posizioni del corpo, ma anche per l’assoluta garanzia di anonimato e protezione dei dati sensibili dei lavoratori.

Si è testato il dispositivo con operatori in azione in scenari comuni quali saldatura, assemblaggio e altre mansioni che tendono a sollecitare in maniera ripetitiva l’apparato muscolo-scheletrico. Il punto di forza di questa tecnologia risiede nella precisione del sistema IA: oltre il 98% nell’identificare le posture. Questo si allinea a quanto raccomandato dallo standard UNI ISO 11226, il quale stabilisce i parametri ergonomici ottimali per prevenire problemi di salute connessi al lavoro statico.

La filosofia ispiratrice del progetto pone l’accento su una “human-centered AI”, ovvero un’intelligenza artificiale che non cerca di sostituire l’uomo, ma di assistere, supportare e incrementare il suo benessere e la sua produttività. Al giorno d’oggi, il design dei sistemi intelligenti deve inevitabilmente considerare il rispetto per i diritti umani fondamentali, come il diritto alla privacy. In questo panorama, il dispositivo sviluppato a Pisa rappresenta un modello di riferimento.

A fianco di Francesco Pistolesi, hanno fornito contributi significativi Michele Baldassini e Beatrice Lazzerini, che hanno lavorato entrambi all’interno del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Pisa. Grazie a queste menti illuminate, la correzione delle posture lavorative entra in una nuova era, segnata dal tandem vincente tra intelligenza artificiale e etica.