L’Aroma Speaker 60 reinterpreta l’esperienza di intrattenimento con il rilascio di odori durante film e giochi.
L’evoluzione tecnologica non smette di sorprenderci: al recente Consumer Electronics Show (CES), tenutosi nel 2024, i riflettori sono stati puntati su una novità stupefacente nel campo dell’intrattenimento domestico. Si tratta dell’Aroma Speaker 60, una tecnologia che rivoluziona completamente l’approccio multisensoriale al mondo del cinema e dei videogiochi. Questa innovazione, presentata per la prima volta a un pubblico internazionale, ha generato un’ondata di curiosità e ammirazione per le sue capacità di arricchire l’esperienza audiovisiva con la componente olfattiva.
Il dispositivo, capace di erogare fino a 60 differenti aromi, ha il potenziale di cambiare il modo in cui viviamo le storie: immaginate di sentir l’odore dell’erba bagnata durante una scena di pioggia in un film, o l’aroma di polvere di sparo mentre navighiamo attraverso un videogame d’azione. E tutto ciò avviene in modo istantaneo, in un raggio di due metri attorno allo spettatore.
Tuttavia, sebbene la dimostrazione tecnologica sia stata accolta con entusiasmo, la produzione di massa non è ancora stata annunciata; le intenzioni dei creatori sono quelle di attirare l’interesse di sviluppatori e produttori per definire un modello commerciale efficace.
Un’ulteriore particolarità svelata al CES è stata la presentazione di una collana spray smart, che si adatta perfettamente all’uso con gli occhiali per la realtà virtuale (VR), proponendo un’integrazione olfattiva anche nelle esperienze completamente immersive.
Allo stesso evento, si è parlato di novità anche per gli amanti degli animali: la startup One By One Music ha presentato un servizio di streaming musicale pensato per offrire conforto ai nostri amici a quattro zampe, riducendo l’ansia del 84% con melodie progettate per essere piacevoli all’udito canino.
Nell’affascinante panorama delle tecnologie emergenti, l’Aroma Speaker 60 rappresenta senza dubbio uno degli esempi più entusiasmanti di come la ricerca del coinvolgimento totale dell’utente stia spingendo sempre più in là i confini dell’intrattenimento.