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Guida all’Integrazione dell’API REST di Azure WAF per Azure Front Door

Scopri come gestire le risorse di sicurezza in Azure tramite API rest per un’efficace protezione dei dati.

La sicurezza dei dati e delle applicazioni cloud è diventata una priorità assoluta per le aziende moderne. Uno degli strumenti più potenti per garantire questa sicurezza è il Web Application Firewall (WAF) di Azure, particolarmente quando si tratta di proteggere le applicazioni ospitate su Azure Front Door. L’integrazione delle API REST di Azure WAF consente di gestire e configurare in modo dinamico le politiche di sicurezza utilizzando semplici richieste HTTP. Questo articolo fornisce una guida dettagliata su come iniziare a utilizzare le API REST di Azure WAF.

Le API REST sono fondamentali per gestire le risorse su Azure, permettendo operazioni come creare, leggere, aggiornare ed eliminare (CRUD). Gli amministratori possono facilmente utilizzare metodi HTTP come GET, POST, PUT e DELETE per manipolare i dati nel cloud. La compatibilità con formati di dati come JSON e XML offre una grande flessibilità nella gestione delle informazioni, rendendo queste API uno strumento prezioso per l’automazione e l’integrazione continua nei flussi di lavoro aziendali.

Preparativi Iniziali

Per interagire con il servizio Azure WAF, è consigliabile utilizzare Postman per inviare le richieste API. Prima di iniziare, assicurati di avere a disposizione Postman installato e le credenziali di accesso necessarie. Puoi trovare il link per scaricare Postman qui. Inoltre, consulta il blog che spiega come configurare correttamente Postman per l’utilizzo delle API REST di Azure qui.

Una volta completati questi passaggi, potrai configurare un profilo di autenticazione nel tuo ambiente Postman. L’uso del tipo di autorizzazione Bearer Token è raccomandato. Gli script predefiniti aiuteranno a inviare continuamente richieste ad Azure Resource Manager, assicurando una gestione fluida delle politiche WAF.

Creazione di una Politica WAF

Iniziamo creando una semplice politica WAF con i requisiti minimi. Questa operazione richiede l’invio di una richiesta con il metodo PUT e l’inclusione di parametri URI specifici e un corpo della richiesta in formato JSON. La richiesta per configurare una nuova politica WAF può apparire come segue:

PUT https://management.azure.com/subscriptions/{{subscriptionId}}/resourceGroups/{{resourceGroup}}/providers/Microsoft.Network/FrontDoorWebApplicationFirewallPolicies/{{fdWafPolicy}}?api-version=2024-02-01

Nel corpo della richiesta, dovrai fornire dettagli quali posizione, nome e configurazione delle regole gestite. Di seguito un esempio di corpo per la creazione di una nuova politica WAF:

{  "location": "Global",  "properties": {    "policySettings": {      "enabledState": "Enabled",      "mode": "Prevention"    },    "managedRules": {      "managedRuleSets": [        {          "ruleSetType": "Microsoft_DefaultRuleSet",          "ruleSetVersion": "2.1",          "ruleSetAction": "Block"        }      ]    }  },  "sku": {    "name": "Premium_AzureFrontDoor"  }}

Durante l’invio del comando PUT per la creazione della politica, è necessario controllare lo stato di provisioning per assicurarsi che passi dallo stato “In corso” a “Completato”. Eseguire operazioni successive mentre la politica è in fase di aggiornamento potrebbe causare errori.

Configurazione delle Impostazioni di Politica

Una volta creata la politica base, si può procedere alla configurazione delle impostazioni aggiuntive, come le azioni di reindirizzamento e i blocchi personalizzati. Ad esempio, puoi fare riferimento a risorse esterne per stabilire dove reindirizzare gli utenti in caso di accesso non autorizzato. L’inserimento di regole personalizzate consente di raffinare ulteriormente la protezione. È possibile configurare criteri di sicurezza per le richieste basati su variabili come indirizzo IP o tipo di richiesta.

Regole Personalizzate

Le regole personalizzate forniscono un controllo più granulare su come il WAF risponde a specifiche minacce. Ad esempio, è possibile definire regole che bloccano l’accesso da determinati paesi o che limitano la frequenza di accesso a determinate risorse. Questo approccio aiuta a mitigare i rischi di attacchi come il DDoS e le iniezioni SQL.

Eliminazione di una Politica

Se è necessario rimuovere una politica WAF dal tuo ambiente, è sufficiente inviare una richiesta DELETE. La semplicità di questo processo è un chiaro vantaggio dell’utilizzo delle API REST, permettendo una gestione agile delle politiche di sicurezza.

Concludendo, l’integrazione delle API REST di Azure WAF per Azure Front Door non solo semplifica la gestione della sicurezza delle applicazioni, ma rende anche l’intera esperienza fluida e altamente configurabile. L’utilizzo di strumenti come Postman potenzia ulteriormente l’interazione con il servizio, rendendo le operazioni quotidiane di sicurezza più rapide ed efficaci.