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Nuovo Failover Pianificato Gestito dai Clienti per Azure Storage

Scopri come il nuovo failover pianificato per Azure Storage migliora la gestione del disaster recovery.

Negli ultimi anni, il servizio di Azure Storage ha evoluto le sue funzionalità per offrire soluzioni di ripristino in caso di disastro attraverso un failover non pianificato, consentendo agli utenti di soddisfare le esigenze aziendali relative al testing del disaster recovery e alla compliance. Oggi, con l’introduzione del failover pianificato, gli utenti possono bénéficiarne ulteriormente.

Questa nuova funzionalità permette di scambiare le regioni primarie e secondarie geo-ridondanti senza compromettere la salute dei punti di accesso del servizio di storage. Grazie a questo approccio, gli utenti possono eseguire un failover dei loro account di storage mantenendo la geo-ridondanza e assicurandosi che non ci siano perdite di dati né costi aggiuntivi. In questo modo, al termine del processo di failover, non sarà necessaria una nuova configurazione della geo-ridondanza, risparmiando così tempo e denaro. Dopo il completamento dell’operazione, tutte le nuove scritture avverranno nella regione secondaria, che diventa quella primaria.

Il failover pianificato offre soluzioni utili in vari scenari, come:

  • Simulazione di test di disaster recovery per convalidare la continuità operativa.
  • Recupero da guasti parziali nella regione primaria.
  • Soluzione proattiva in preparazione a calamità su larga scala.

La funzionalità supporta diversi tipi di dati inclusi Blob, ADLS Gen2, Table, File e Queue. Prima di analizzare le differenze cruciali tra il failover non pianificato e quello pianificato, è importante notare che con il failover pianificato il tuo account rimane geo-ridondante, a differenza di quanto accade in un failover non pianificato. Inoltre, il failover pianificato replica i dati in attesa, riducendo al minimo il rischio di perdere informazioni.

Tra i casi d’uso principali del failover pianificato troviamo:

  • Spostare i servizi di storage durante un’interruzione non correlata alle funzionalità di storage nella regione primaria.
  • Validare il flusso di lavoro di failover per garantire una continuità operativa.

Per coloro che vogliono adottare questa nuova funzionalità, il suggerimento è di consultare la documentazione fornita per avviare il processo di failover. Con una pianificazione adeguata, è possibile sfruttare al massimo questa opportunità e garantire la protezione dei dati durante situazioni critiche.

Infine, è importante segnalare che è possibile ottenere supporto e fornire feedback riguardo a questa nuova funzionalità tramite email.