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Massimizzare la sicurezza con Azure DDoS Protection e WAF rate limiting

Scopri come integrare Azure DDoS Protection con WAF per potenziare la tua sicurezza informatica.

In un mondo sempre più interconnesso, la protezione dei propri sistemi informatici è più che mai fondamentale. Le organizzazioni, mentre si spostano verso il cloud, devono affrontare non solo minacce tradizionali, ma anche attacchi sofisticati come il Distributed Denial of Service (DDoS). Microsoft Azure si presenta come una soluzione efficace con strumenti avanzati per difendere le applicazioni e i dati. In questo articolo, esploreremo come sfruttare Azure DDoS Protection assieme alle limitazioni di frequenza del Web Application Firewall (WAF) per rinforzare le difese informatiche.

Comprensione degli attacchi DDoS: gli attacchi di tipo DDoS mirano a compromettere il normale funzionamento di reti, servizi o siti web sovraccaricandoli di traffico internet malevolo. Questi attacchi possono comportare gravi periodi di inattività e perdite finanziarie significative. Azure DDoS Protection è progettato per mitigare questi attacchi, garantendo la disponibilità delle applicazioni ospitate sulla piattaforma.

Unire forze: protezione DDoS e WAF: mentre Azure DDoS Protection affronta vari tipi di attacchi, associarlo a un WAF offre una difesa più completa. Azure WAF opera a livello applicativo, analizzando il traffico HTTP/HTTPS e isolando richieste malevole. Una delle sue funzionalità principali è la limitazione della frequenza, che permette di controllare il numero di richieste in entrata da un singolo indirizzo IP o da una determinata geo-localizzazione. Configurando le regole di limitazione, si possono mitigare efficacemente gli attacchi DDoS a livello applicativo.

Un esempio applicativo: consideriamo un attacco DDoS in fase due, in cui gli aggressori utilizzano una botnet per lanciare un attacco di tipo Layer 7. Qui si colpiscono le vulnerabilità dell’applicazione. Con la protezione DDoS di Azure, insieme a misure aggiuntive come la limitazione della frequenza del WAF, formiamo una solida difesa contro questi attacchi, garantendo la continuità del servizio.

Prerequisiti per la configurazione: È fondamentale attivare Azure DDoS Protection per l’indirizzo IP pubblico del proprio Application Gateway. Inoltre, dovrebbero essere abilitate le registrazioni appropriate per monitorare e analizzare il traffico in entrata.

Per attivare la protezione DDoS, è necessario navigare alla risorsa relativa all’indirizzo IP pubblico e verificare che la protezione sia configurata correttamente.

Nella scheda di registrazione, assicuratevi di selezionare le categorie di log DDoS e di specificare lo spazio di lavoro di log analytics desiderato.

Per indagare le registrazioni della protezione DDoS su Azure, si può utilizzare una query in Log Analytics per identificare se l’indirizzo IP pubblico è stato soggetto a mitigazione attiva.

Configurazione delle regole di limitazione: Dopo aver identificato gli indirizzi IP malevoli responsabili, si può procedere a configurare le limitazioni nel WAF. Questa operazione si può eseguire creando regole personalizzate e scegliendo il tipo ‘limitazione del tasso’. Si può settare la durata della limitazione da 1 a 5 minuti, definendo anche la soglia massima di richieste consentite.

Selezionando ‘indirizzo client’ come opzione di gruppamento per il traffico, si possono aggiungere gli indirizzi IP identificati. Sebbene sia possibile bloccare completamente questi indirizzi, la limitazione è un approccio più bilanciato poiché evita di escludere anche utenti legittimi, essendo che gli attaccanti a volte utilizzano macchine compromesse.

Vantaggi dell’uso della combinazione DDoS e WAF: Utilizzando entrambe le misure, si ottiene una protezione multi-livello, personalizzabile in base alle necessità dell’applicazione, con un’analisi dettagliata del traffico che aiuta a individuare minacce potenziali.

In sintesi, abbinare Azure DDoS Protection e WAF rate limiting non solo migliora le difese contro attacchi esterni, ma garantisce anche una protezione continua delle risorse, mantenendo alta l’affidabilità e la sicurezza per gli utenti online.