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La sanità sotto attacco: Cybercrime e vulnerabilità del settore sanitario

Il settore sanitario continua a subire attacchi informatici significativi, creando allerta tra le organizzazioni. Scopriamo perché.

Negli ultimi anni, il settore sanitario si è affermato come uno dei settori più vulnerabili agli attacchi informatici, con il 2023 che ha visto ben il 20% di tutte le vittime di attacchi ransomware tra le entità di infrastrutture critiche negli Stati Uniti provenire da istituzioni sanitarie. Questa nota mette in luce una preoccupante realtà: le organizzazioni sanitarie continuano a trovarsi nel mirino dei gruppi di cybercriminali. Ma quali sono le cause di queste vulnerabilità e quali misure possono essere adottate per proteggere i dati sensibili dei pazienti?

Uno dei fattori principali che contribuiscono a questa situazione è spesso la complessità tecnologica che caratterizza il settore sanitario. Le strutture devono gestire una serie di sistemi obsoleti e innovativi, rendendo difficile mantenere un livello di sicurezza adeguato. Inoltre, l’interconnessione tra le diverse tecnologie mediche aumenta le superfici di attacco, dando ai malintenzionati maggiori opportunità di sfruttare le vulnerabilità.

In aggiunta, l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia ha accelerato l’adozione di tecnologie digitali nel settore, lasciando molti provider impreparati a gestire le nuove sfide in ambito di cybersecurity. Molti dei fornitori di servizi sanitari sono stati costretti a implementare rapidamente soluzioni di telemedicina e archiviazione dei dati, a volte senza le dovute misure di protezione.

È importante considerare che il valore dei dati sanitari è estremamente elevato sul mercato nero. I dati identificativi dei pazienti, i record medici e le informazioni finanziarie possono essere venduti per somme considerevoli, rendendo il settore sanitario un obiettivo attraente per i gruppi di cybercriminali.

Per contrastare questo fenomeno, le organizzazioni sanitarie devono adottare un approccio proattivo alla sicurezza informatica. Ciò include investimenti in sistemi di sicurezza avanzati, formazione del personale sulle migliori pratiche di sicurezza e l’implementazione di piani di risposta agli incidenti che possano limitare i danni in caso di attacco. Inoltre, il rispetto delle normative in materia di privacy e sicurezza dei dati, così come l’adozione di soluzioni come Microsoft 365, può contribuire a ridurre i rischi.

Nel contesto attuale, è fondamentale che le istituzioni sanitarie riconoscano l’importanza della protezione dei dati e delle infrastrutture critiche. Investire nella sicurezza informatica non è più un’opzione, ma una necessità per garantire la continuità dei servizi e la protezione delle informazioni sensibili.