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Turbolenze nel governo francese: ex-ministro del digitale accusato di influenze lobbistiche sull’AI Act

Asta delle accuse sulla regolamentazione UE dell’intelligenza artificiale: l’ex-ministro digitale francese, Cédric O, viene accusato di conflitti di interessi.

Lo scenario politico francese è in fermento: forti critiche vengono mosse contro l’ex ministro al Digitale, Cédric O, per presunti conflitti di interessi riguardanti l’AI Act, ovvero l’atto normativo proposto a livello centro europeo per regolare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il ruolo di Cédric O, le presunte implicazioni lobbistiche e il contraddittorio atteggiamento del governo francese, stanno creando tensioni nel contesto delle complesse negoziazioni diplomatiche.

Si tratta di questioni cruciale considerando che l’AI Act è destinato a rivoluzionare le normative globali sull’intelligenza artificiale. Infatti, dal momento che tecnologie basate su AI, come il modello GPT-4, hanno iniziato a diffondersi, i politici europei hanno intrapreso lo sforzo di regolamentare tali potenti strumenti.

Secondo alcune fonti, l’attività di lobbying di Cédric O e della società Mistral avrebbe tentato di indebolire la legge di regolamentazione dell’IA proposta dalla Commissione europea. Queste affermazioni sono state avanzate dalla senatrice centrista, Catherine Morin-Desailly, durante il question time al governo francese del 20 dicembre.

Le dichiarazioni di Morin-Desailly fanno riferimento a rapporti circa l’ingresso di Cédric O nella società Mistral, dove sembrano prevalere gli interessi di aziende e fondi d’investimento americani. Ciò ha scatenato una vera e propria bufera all’interno del Comitato intergovernativo sul’ intelligenza artificiale.

Dall’altra parte, le accuse sono state prontamente smentite dall’attuale ministro del Digitale, Jean-Noël Barrot, sottolineando che l’Alta Autorità per la trasparenza nella vita pubblica assicura l’assenza di conflitti di interessi tra gli ex membri del governo. Inoltre, ha negato che il governo francese si sia fatto portavoce di interessi privati, affermando che l’interesse generale è sempre stato il principio guida del governo.

Al centro della controversia vi è l’investimento di 176,1 euro effettuato da Cédric O nella società Mistral AI, il cui valore oggi è stimato a 23 milioni di euro, capitalizzazione raggiunta grazie alle ultime operazioni finanziarie condotte a dicembre.

Inoltre, Cédric O, da settembre, fa parte del comitato sull’intelligenza artificiale generativa, incaricato di consigliare il governo sulle questioni riguardanti l’IA. Tali circostanze insinuano dubbi sulla natura del suo coinvolgimento con Mistral e quindi sul suo posto all’interno del Comitato d’Intelligenza Artificiale Generativa.

Nonostante le richieste di chiarimenti e dichiarazioni, Cédric O ha preferito non rilasciare commenti in merito alle accuse a lui mosse.