Scopri i progressi verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e il potenziale del Cloud Federato Nazionale.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha recentemente riportato un risultato significativo: ha raggiunto il 50% degli obiettivi imposti dal Pnrr per la trasformazione della Pubblica Amministrazione (PA) Digitale. Durante un’audizione in Parlamento, il Sottosegretario Alessio Butti ha evidenziato come siano già stati completati 34 dei 67 obiettivi previsti entro il 2026. Questo traguardo non solo testimonia l’impegno del governo nel modernizzare la PA, ma pone interrogativi sulle misure di sicurezza informatica necessarie per sostenere questa transizione.
Il Pnrr è un grande progetto che implica un cambiamento radicale nel modo in cui la pubblica amministrazione opera, specialmente nel contesto dell’adozione delle nuove tecnologie. Il cloud federato nazionale rappresenta un elemento cruciale in questo processo. Non solo facilità l’archiviazione e l’elaborazione dei dati, ma offre anche una piattaforma sicura, che può ridurre i rischi associati alle violazioni informatiche, un aspetto sempre più rilevante.
Con la crescente incidenza dei cyber-attack, è fondamentale dotare la PA di soluzioni robuste. Il cloud federato, interconnettendo vari enti e fornendo loro una rete sicura, può contribuire a contenere i danni in caso di incidenti informatici. Questa architettura non solo promuove una maggiore collaborazione tra le amministrazioni, ma ottimizza anche le risorse, permettendo un accesso più rapido e sicuro ai dati manipolati.
Il passaggio al cloud è sinonimo di maggiore efficienza, ma porta anche con sé la responsabilità di proteggere i dati sensibili. Servizi come l’integrazione di sistemi di sicurezza avanzati, l’aggiornamento continuo delle strutture di protezione e la formazione del personale sono imperativi per garantire che gli obiettivi del Pnrr non siano solo raggiunti, ma mantenuti anche nel lungo termine.
La digitalizzazione della PA non è quindi solo un obiettivo da raggiungere, ma richiede un attento monitoraggio delle dinamiche di sicurezza per affrontare le nuove sfide che si profilano all’orizzonte.