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Il Mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia: Prospettive e Sfide Future

Il mercato italiano dell’Intelligenza Artificiale è stimato in 4 miliardi entro il 2028, partendo praticamente da zero oggi.

Nel panorama tecnologico italiano, il mercato dell’Intelligenza Artificiale (IA) è ancora agli albori. Dichiarato pressoché nullo attualmente, si prevede che crescerà fino a raggiungere i 4 miliardi di euro entro il 2028. Agostino Scornajenchi, Amministratore Delegato di CDP Venture Capital SGR, ha evidenziato questa previsione durante la presentazione del Quarto Rapporto Ital Communications-IISFA sull’Intelligenza Artificiale in Italia, tenutasi al Senato.

Scornajenchi ha rivelato un’importante strategia di investimento: un miliardo di euro sarà allocato da CDP Venture Capital per supportare lo sviluppo dell’AI in tre fasi. 120 milioni saranno destinati alla generazione di ricerca, 500 milioni alle startup esistenti che migrano verso l’AI e 300 milioni a un campione nazionale.

I numeri del Quarto Rapporto Ital Communications-IISFA

Secondo il rapporto presentato, il futuro della IA sembra promettente, ma porta con sé sfide significative e questioni etiche. Tra gli italiani, le reazioni all’AI sono miste: il 37% degli intervistati ha una percezione positiva, mentre un altro 37% rimane neutrale e il 21% esprime paura e diffidenza. Nonostante ciò, esiste un sostanziale ottimismo riguardo al potenziale dell’IA, con il 66% degli italiani che si dichiara ottimista e il 63% fiducioso nei confronti dei sistemi di IA.

In termini di conoscenza, emerge un divario generazionale: il 62% dei giovani tra i 18 e i 34 anni dichiara di avere competenze in IA, contro il 36% degli over 54. Tuttavia, anche tra i giovani, molte di queste conoscenze sono frutto di un apprendimento autodidatta.

L’uso degli strumenti di IA

Il rapporto indica che il 69% degli italiani utilizza qualche tipo di tecnologia basata su IA. Gli assistenti virtuali e le app di intelligenza artificiale generativa sono tra le applicazioni più diffuse, utilizzate rispettivamente dal 53% e dal 30% degli intervistati. Tuttavia, un 31% significativo di individui non ha ancora sperimentato tecnologie basate su IA, con una resistenza maggiore tra gli over 54enni.

IA Generativa e comunicazione

La IA Generativa è riconosciuta e compresa dal 51% degli italiani, e metà della popolazione esprime fiducia in questa tecnologia. Tuttavia, l’uso della IA Generativa nella creazione di fake news è una preoccupazione diffusa. L’86% degli italiani verifica le notizie prima di prenderle per buone e si aspetta un supporto strutturato da enti preposti per contrastare la disinformazione.

Implicazioni e opportunità della IA in settori chiave

La sanità è uno dei settori dove l’applicazione dell’IA potrebbe portare cambiamenti notevoli. Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha sottolineato l’uso dell’IA per ridurre le liste di attesa e migliorare i servizi sanitari, evidenziando la necessità di una politica industriale seria sull’AI e di un aumento della consapevolezza sull’importanza di queste tecnologie.

Federico Freni, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha parlato del “momento storico di passaggio” in cui ci troviamo, evidenziando che l’IA non sostituisce solo azioni ma il pensiero, e la necessità di governare questi processi consapevolmente.

Conclusione

Il Direttore Generale dell’Agenzia per la Cyber security Nazionale, Bruno Frattasi, ha dichiarato che l’IA presenta molteplici sfide e opportunità, specialmente nel campo della difesa contro le minacce informatiche. Domenico Colotta, Presidente di Assocomunicatori, ha ribadito come l’AI possa aiutare a combattere la disinformazione, sebbene esista ancora una grande fiducia nella regolamentazione europea e italiana in materia.

La crescita prevista del mercato dell’IA in Italia rappresenta non solo una straordinaria opportunità economica ma anche un banco di prova per l’adozione responsabile e regolamentata delle nuove tecnologie. L’equilibrio tra innovazione e regolamentazione, insieme a una maggiore educazione e consapevolezza, sarà cruciale per garantire che l’AI contribuisca positivamente alla società.