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Antitrust e Influencer: Indagine sui Guadagni Facili e Criptovalute

L’Antitrust indaga sugli influencer che promettono guadagni facili con criptovalute, senza menzionare i rischi.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), comunemente nota come Antitrust, continua la sua lotta contro la pubblicità ingannevole nel mondo degli influencer, un fenomeno che ha raggiunto il suo apice con il celebre “pandorogate”. Questa vicenda ha coinvolto personalmente Chiara Ferragni, recentemente multata di 1,2 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette.

Facili guadagni

Recentemente, l’Antitrust ha avviato sei procedimenti istruttori contro altrettanti influencer, accusati di promettere guadagni facili attraverso metodi apparentemente infallibili. Tra i nomi coinvolti troviamo Luca Marani, Big Luca, Alessandro Berton e Davide Caiazzo. Questi soggetti utilizzano sistematicamente social network e siti web per promuovere a pagamento i loro metodi di successo, che si rivelano spesso essere ingannevoli.

Quello che colpisce maggiormente è l’assenza di qualsiasi dicitura di “advertisement” nei contenuti pubblicati, lasciando i consumatori all’oscuro della natura pubblicitaria di tali messaggi. In aggiunta, non vengono evidenziati dettagli cruciali come il costo dei beni o servizi offerti e l’identità o il contatto della società promotrice. Per di più, la loro popolarità sembra essere artificialmente gonfiata attraverso l’acquisto di follower non autentici e recensioni non verificabili.

Criptovalute

Un’altra area di preoccupazione riguarda due altri influencer, Hamza Mourai e Michele Leka, che promuovono investimenti in criptovalute. Pubblicando sistematicamente contenuti sui social media, affermano di offrire metodi per ottenere guadagni certi e sicuri tramite le criptovalute, senza però menzionarne i rischi associati. Anche in questo caso, la natura promozionale dei contenuti non viene dichiarata, e mancano informazioni vitali che potrebbero influenzare le decisioni degli acquirenti.

Accanto a queste azioni legali, l’Antitrust ha intrapreso quattro iniziative di moral suasion nei confronti di altre influencer come Ludovica Meral Frasca, Sofia Giaele De Donà, Milena Miconi e Alessandra Ventura. Queste persone sono accusate di promuovere brand, hotel e strutture turistiche senza evidenziare la natura promozionale delle loro pubblicazioni. Inoltre, la loro popolarità risulta spesso falsata dalla presenza di numerosi follower non autentici.

Le azioni dell’Antitrust dimostrano la loro determinazione nel contrastare le pratiche commerciali scorrette nel mondo digitale. L’obiettivo è proteggere i consumatori da messaggi ingannevoli e garantire una trasparenza sempre maggiore nelle transazioni commerciali online.