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L’intelligenza artificiale come strumento per la sicurezza sul lavoro: il punto di vista di Luigi Sbarra

Luigi Sbarra, segretario generale della CISL, sostiene che l’intelligenza artificiale può contribuire a ridurre gli infortuni sul lavoro. Scopriamo come.

Luigi Sbarra, segretario generale della CISL, ha recentemente espresso la sua visione sul ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) nel miglioramento della sicurezza sul lavoro. Durante il Festival del Lavoro a Firenze, Sbarra ha sottolineato come l’AI possa contribuire a ridurre gli infortuni, le malattie professionali e persino le morti sul lavoro.

Secondo Sbarra, l’AI potrebbe essere utilizzata per incrociare le banche dati tra gli enti e le amministrazioni preposti ai controlli, supportando così l’attività di ispezione e vigilanza. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di accompagnare l’implementazione dell’AI con investimenti sulla formazione e sull’informazione.

Durante l’evento, l’associazione Confimprenditori, guidata dal presidente Stefano Ruvolo, ha presentato l’assistente “AI Suite”. Questo strumento, basato sull’intelligenza artificiale generativa, è in grado di offrire una interpretazione veloce dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). L’obiettivo è di utilizzare l’AI per aumentare la sicurezza sul lavoro.

Stefano Ruvolo ha colto l’occasione per sottolineare la necessità di un piano industriale 5.0 che aiuti le piccole e medie imprese nella formazione e nell’integrazione dell’intelligenza artificiale. Secondo Ruvolo, le piccole aziende hanno bisogno di essere sostenute con finanziamenti a fondo perduto per dotarsi e acquistare la tecnologia necessaria per stare al passo con i tempi.