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La Bionica tra Fantascienza e Realtà: il Contributo di Silvestro Micera

Scopriamo come Silvestro Micera, ricercatore italiano di fama mondiale, sta trasformando la fantascienza della bionica in realtà tangibile.

La fantascienza ha da sempre affascinato l’immaginario collettivo, proponendo scenari futuristici e tecnologie avanzate. Tra queste, la bionica, ovvero l’integrazione di componenti artificiali nel corpo umano, ha sempre occupato un posto di rilievo. Oggi, grazie a Silvestro Micera, ricercatore italiano di fama mondiale, la bionica sta diventando realtà.

Micera, nato a Taranto e adottato da Pisa, è attualmente responsabile del gruppo di Ingegneria Neurale dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e presso l’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (EPFL). Da giovane, è stato affascinato dalla fantascienza e dai film in cui la bionica era protagonista, come “Guerre Stellari” o “L’uomo da sei milioni di dollari”.

Nel corso degli anni, Micera ha lavorato a numerosi progetti dedicati allo sviluppo di neuroprotesi, ovvero dispositivi in grado di ripristinare la funzione sensoriale e motoria nelle persone con disabilità. Questi dispositivi, basati sull’uso di interfacce neurali impiantabili con il sistema nervoso centrale e periferico, rappresentano una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina riabilitativa.

Nel 2014, Micera e i suoi colleghi hanno pubblicato il primo studio clinico su un arto amputato a cui è stata applicata una mano protesica aumentata, capace di fornire feedback sensoriali in tempo reale. Questa innovazione ha segnato un importante passo avanti nella ricerca sulla bionica, avvicinando sempre più la fantascienza alla realtà.

Recentemente, Micera ha dimostrato che la cosiddetta “mano fantasma” è in grado di percepire le informazioni sensoriali sulla temperatura dell’ambiente e degli oggetti. Questa scoperta, frutto di una collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed École Polytechnique Fédérale de Lausanne, ha portato alla creazione di una nuova tecnologia di protesi sensorizzata di mano, in grado di fornire un feedback termico realistico e in tempo reale.

Ma il lavoro di Micera non si ferma qui. Il ricercatore italiano sta infatti coordinando una ricerca pionieristica sulla possibilità di controllare braccia robotiche indossabili attraverso la respirazione. Questo progetto, denominato “Third-Arm”, mira a fornire un braccio robotico indossabile per l’assistenza quotidiana, in particolare in ambito lavorativo, offrendo la possibilità di avere “più braccia” a disposizione.

Il percorso accademico e scientifico di Micera è ricco di successi e riconoscimenti. Dopo i primi anni di formazione alla Scuola Sant’Anna di Pisa, ha progettato e costruito elettrodi per comunicare con il sistema nervoso e aiutare le persone disabili. Ha poi lavorato presso il Massachusetts Institute of Technology grazie a una borsa di studio Fulbright e ha guidato il Translational Neural Engineering Group dell’ETH di Zurigo. Oggi, all’EPFL, è titolare della cattedra della Fondazione Bertarelli in Neuroingegneria Traslazionale.

Il lavoro di Silvestro Micera rappresenta un esempio concreto di come la fantascienza possa diventare realtà, grazie alla passione, alla dedizione e all’innovazione. La sua ricerca sulla bionica sta cambiando la vita di molte persone, dimostrando che i limiti della medicina e della tecnologia possono essere continuamente spinti oltre.