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La scommessa di Apple sull’Intelligenza Artificiale: il progetto ACDC e i chip proprietari

Apple sembra pronta a entrare in pieno nella corsa all’intelligenza artificiale. Il progetto ACDC evidenzia l’ambizione dell’azienda di Cupertino di sviluppare chip proprietari per i propri data center.

Le notizie recenti provenienti dal Wall Street Journal potrebbero segnare una svolta nel panorama dell’Intelligenza Artificiale: secondo le informazioni trapelate, infatti, Apple avrebbe avviato lo sviluppo di chip proprietari destinati ai suoi data center. Il progetto, denominato ACDC (Apple Chips in Data Center), segna l’intenzione dell’azienda di Cupertino di acquisire sempre maggiore autonomia tecnologica.

La maggior parte delle aziende che forniscono servizi basati su intelligenza artificiale generativa si appoggiano alle GPU di NVIDIA per l’addestramento dei Large Language Model (LLM). Aziende come Microsoft, Google e Meta hanno già intrapreso la via della personalizzazione dei chip per ridurre la dipendenza da NVIDIA, mentre OpenAI sta cercando di ottenere investimenti per costruire propri stabilimenti. Apple sembra voler seguire questo trend, capitalizzando le proprie competenze maturate nel settore.

Apple possiede un’esperienza di oltre 14 anni nella progettazione di chip, pertanto lo sviluppo di chip server non dovrebbe rappresentare un ostacolo. La produzione dei chip verrebbe affidata a TSMC. Secondo le fonti del WSJ, queste nuove unità sarebbero destinate principalmente per l’inferenza, ovvero l’esecuzione dei modelli di IA generativa, vista la potenza delle GPU di NVIDIA, attualmente inarrivabili per quanto riguarda l’addestramento dei modelli.

Il dibattito degli investitori e le dichiarazioni di Tim Cook

Il ritardo di Apple nel campo dell’Intelligenza Artificiale ha destato impazienza tra gli investitori. Alcuni rivali tecnologici, come Microsoft, hanno visto aumentare notevolmente il valore delle loro quote grazie ad accordi con OpenAI. Ad inizio anno, Microsoft ha soppiantato Apple come azienda più valutata al mondo, incrementando ulteriormente il proprio vantaggio.

Di fronte a questa pressione, il CEO di Apple, Tim Cook, ha cercato di rassicurare gli investitori sottolineando il forte impegno nella tecnologia di Intelligenza Artificiale e promettendo importanti annunic futuri su questo tema.

“Crediamo nel potere trasformativo e nel potenziale dell’IA, e pensiamo di possedere vantaggi che ci distingueranno in questa nuova era, tra cui la combinazione unica di integrazione senza soluzione di continuità di hardware, software e servizi di Apple”, ha dichiarato Cook in una recente conference call sui risultati trimestrali dell’azienda.

La sfida di Apple verso NVIDIA

I sistemi di intelligenza artificiale generativa come i grandi modelli di linguaggio, che alimentano servizi come ChatGPT, elaborano enormi quantità di dati attraverso server ospitati nei data center. Tali server si basano sostanzialmente su chip NVIDIA, leader di mercato con una quota di oltre l’80%. Molte delle principali aziende tecnologiche stanno tuttavia cercando di liberarsi da questa dipendenza, sviluppando i propri chip per server di IA. Tra queste, Google è forse la più avanzata, grazie alle sue unità di elaborazione tensoriale, avviate nel 2013.

A questo proposito, la comprovata competenza di Apple nel campo dei chip personalizzati rappresenta certamente un vantaggio competitivo. Apple ha iniziato a incorporare i propri chip di elaborazione in iPhone e iPad già nel 2010.