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Il potenziale dei servizi di telecomunicazione satellitari per l’Africa: una panoramica basata sul report GSMA

Le telecomunicazioni satellitari potrebbero colmare il divario di copertura in Africa, affrontando così le sfide dell’inaccessibilità al web. Ecco cosa rivela il report GSMA.

La copertura di internet in Africa appartiene a una questione di largo interesse, data la difficile accessibilità in molte aree del continente. Una soluzione potrebbe arrivare dal cielo: i servizi di telecomunicazione satellitare, sia geostazionari che ad orbita bassa, potrebbero fornire la copertura al fine di riempire i vuoti lasciati dalla mancanza di infrastrutture terrestri.

Meno del 45% del territorio è coperto attualmente da reti di telecomunicazione, nonostante esse raggiungano più del 95% della popolazione mondiale, come affermato nel report ‘The Mobile Economy 2024’ della GSMA. Le reti non terrestri (RTN) e i satelliti possono costituire un presidio effettivo in quelle aree marittime, remote e polari ove l’installazione di reti terrestri potrebbe rivelarsi economicamente onerosa e tecnicamente complessa.

Gli operatori africani dimostrano un interesse crescente per i satelliti. A titolo d’esempio, vale la pena citare il colosso MTN Group, che sta valutando partnership con diverse società satellitari. Esistono in proposito due possibili approcci. Il primo prevede che l’operatore riceva i segnali dai satelliti sui propri siti di telecomunicazione, per poi erogare i servizi ai clienti. Il secondo, denominato “Direct to Device (D2D)”, consente la connessione diretta del dispositivo mobile del cliente al satellite.

Nel panorama africano, si stanno moltiplicando i partenariati tra operatori di telecomunicazioni e operatori satellitari. Fra i casi più recenti, si annoverano gli accordi stipulati da OneWeb (ora Eutelsat OneWeb) con Airtel Africa e Orange, e l’intesa fra Vodafone e Amazon (“Progetto Kuiper”) per l’espansione dei servizi 4G e 5G in Africa.

Da questa tendenza emergente si prevede un rafforzamento della concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni in Africa. Stimando un tasso di penetrazione dei servizi mobili del 43% nell’Africa sub-sahariana nel 2022, con solamente il 25% della popolazione che ha accesso all’internet, questa opportunità potrebbe accelerare significativamente l’adozione dei servizi digitali.

I governi africani stanno prestando attenzione a questa evoluzione, poiché intuiscono il potenziale rappresentato dai satelliti per ridurre il divario digitale. Tuttavia, impongono alle compagnie straniere di rispettare i requisiti normativi attuali per l’ottenimento delle licenze operative.

Ad esempio, nel caso dello Zimbabwe, si stanno valutando partnership con diversi fornitori di servizi Internet via satellite per ridurre i costi e migliorare i servizi intesi. Il Camerun, al contrario, esprime preoccupazione sulla possibile minaccia costituita da Starlink per la Camtel, l’operatore pubblico di telecomunicazioni. Nonostante le sfide normative, l’avvento dei servizi di telecomunicazione satellitare sembra rappresentare una possibilità concreta di riduzione del divario digitale nel continente africano.