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Presunto montaggio di video d’odio razziale da parte di un dipendente scolastico: l’uso sbagliato dei Deepfake

Un dipendente scolastico presuntamente incornicia un preside con un montaggio di video razzista: ecco l’abuso preoccupante dei deepfake nella quotidianità.

In un mondo sempre più digitalizzato, l’uso improprio e potenzialmente dannoso delle tecnologie avanzate continua a sollevare dubbi e preoccupazioni. Un chiaro esempio di ciò è il caso recente di un dipendente scolastico statunitense che avrebbe utilizzato la tecnologia deepfake per creare un video razzista, facendo apparire un preside come autore di un discorso d’odio.

I deepfake sono video o audio alterati artificialmente, che utilizzano l’intelligenza artificiale per sostituire il volto o la voce di una persona con un altro, facendo apparire la persona originale come se stesse dicendo o facendo qualcosa che in realtà non ha mai fatto. Questa tecnologia, se usata in malafede, può causare danni notevoli, come dimostra l’incidente recentemente riportato.

L’impiegato scolastico in questione è stato accusato di aver utilizzato la tecnologia deepfake per creare un video razzista che metteva in cattiva luce il preside della scuola. Il video era così realistico che il preside è stato sospeso dalla sua posizione per un breve periodo, durante il quale l’incidente è stato indagato. In definitiva, l’impiegato scolastico è stato arrestato per il suo presunto uso improprio dei deepfake.

Questo incidente mette in evidenza il lato oscuro delle tecnologie avanzate, come i deepfake, che possono essere utilizzate per manipolare le informazioni e ingannare le persone. Da un lato, le innovazioni tecnologiche avanzate possono essere un incredibile motore di progresso e miglioramento della vita quotidiana. Dall’altro, il loro uso improprio può portare a gravi conseguenze, come la diffusione di disinformazione, l’incitamento all’odio e la violazione della privacy.

Davanti a questi fatti, è importante puntare su una regolamentazione più incisiva e specifica di queste tecnologie da parte delle istituzioni mondiali. Allo stesso tempo, è cruciale istruire la società a comprendere e riconoscere i deepfake e altre forme di manipolazione delle informazioni. Il soffitto è alto, visto il progresso incessante delle tecnologie, ma la necessità di contromisure è una priorità irrinunciabile.