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Rinnovo delle disposizioni di sorveglianza: il dibattito negli USA

La Camera dei Rappresentanti USA ha esteso le disposizioni in scadenza relative alle autorità di sorveglianza. La questione, estremamente divisiva, ha portato a un vivace dibattito.

La potente ma divisiva questione degli strumenti di sorveglianza è stata oggetto di una discussione ancora più accesa quando, in un’inversione di rotta rispetto a due giorni prima, la Camera dei Rappresentanti USA ha votato a favore del rinnovo delle disposizioni in scadenza, nonostante le forti resistenze dell’ex Presidente Donald Trump e dei suoi alleati.

In particolare, un emendamento che avrebbe richiesto un mandato per esaminare i dati raccolti ai sensi della legge sugli cittadini e organizzazioni americane (così come sulla gente presente sul suolo statunitense) è stato respinto da un voto a pari merito. Questo emendamento era stato fortemente sostenuto da gruppi per le libertà civili e la privacy, che lo consideravano un presidio fondamentale per la protezione dei cittadini americani da ricerche improprie.

La legislazione che rinnova le autorità in forza della Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) è ora avanzata al Senato, dopo un deciso passaggio alla Camera con 273 voti favorevoli e 147 contrari. L’esito rappresenta una significativa vittoria per l’amministrazione Biden, che si era opposta con determinazione all’emendamento sul mandato.

Donald Trump, l’ex presidente, ha sempre sostenuto con fermezza, sebbene erroneamente, che la Sezione 702 sia stata usata per spiare la sua campagna presidenziale. Nel contesto di questa discussione, Trump ha incitato più volte i legislatori a “uccidere FISA”, convincendo persino 19 repubblicani a unirsi ai democratici per bloccare il dibattito sul rinnovo della legge.

In realtà, mentre la Sezione 702 mira a mettere sotto sorveglianza massiccia e senza mandato i soggetti stranieri, questa intercettazione può includere anche stranieri che parlano con persone negli Stati Uniti. Una questione importante in questo dibattito è stata se richiedere un mandato quando si cerca nel sistema identificatori di persone statunitensi, come un numero di telefono o un indirizzo e-mail.

Questa disposizione della legge è stata ampiamente abusata per effettuare ricerche su manifestanti di Black Lives Matter, politici statunitensi e donatori politici. I sostenitori della necessità del mandato consideravano questa disposizione come essenziale per proteggere gli americani da ricerche improprie.

La legge ora si dirige verso il Senato, dove i commentatori ritengono che il provvedimento abbia buone possibilità di essere approvato. Questo tuttavia è tutto fuorché garantito. Il Senatore Ron Wyden, democrat dell’Oregon, ha affermato che farà “tutto ciò che è in suo potere per fermare questo progetto di legge”, che ha descritto come “uno dei più drammatici e terrificanti ampliamenti dell’autorità di sorveglianza governativa nella storia”.

Le autorità della Sezione 702 sono attualmente in scadenza entro il 19 aprile.